XXIV Relazione annuale sulle persone scomparse: si riduce la forbice tra scomparse e ritrovamenti

È disponibile on line la XXIV Relazione annuale sulle persone scomparse, a cura dell’ufficio del Commissario straordinario per le persone scomparse, Silvana Riccio.

I dati, forniti dal Centro elaborazione interforze della direzione centrale della Polizia criminale del dipartimento della Pubblica sicurezza, evidenziano il fenomeno sia complessivamente che per segmenti di età, genere, nazionalità, mostrando una realtà molto complessa.

Dal 1° gennaio 2007 (anno di istituzione dell’Ufficio del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse) al 31 dicembre 2020 le denunce di scomparsa registrate delle Forze di polizia sono 188.966 (51,15% stranieri), con 49.899 scomparsi ancora da ritrovare. In particolare, 108.083 sono le denunce che riguardano i minori (66,04% maschi)

Nel 2020 su 13.527 denunce di scomparsa, 7.672 (56,72%)  sono riferite a minorenni, di cui 5.511 (71,83%) di nazionalità straniera. Complessivamente le denunce risultano in calo dell’11% rispetto al 2019 (15.205).

Per quanto riguarda la fascia anagrafica, premesso che l’elaborazione dei dati sulle denunce di scomparsa si riferisce “al momento in cui la denuncia è stata fatta”, nel quale quindi si “cristallizza” l’evento, dal totale delle denunce emerge che solo il 5,50% degli scomparsi fa parte degli ultra 65enni, il 41,56% rientra nella fascia della maggiore età, mentre il 52,94% è invece minorenne.

Dal monitoraggio dei ritrovamenti, la Relazione conferma «la forbice fra numero degli scomparsi e numero dei ritrovamenti si sta progressivamente restringendo», come spiega il Commissario straordinario Riccio.

«È un dato positivo», commenta il prefetto «dovuto all’efficacia della collaborazione sempre più affinata con le Forze di polizia, le altre istituzioni, i territori e le associazioni, portata avanti anche nel 2020 in piena emergenza Covid-19».

«Se da un lato avvalora l’efficacia delle strategie messe in atto, dall’altro ci impone di proseguire con sempre maggiore impegno e determinazione» sottolinea il prefetto Riccio riferendosi in particolare a «quelle azioni assistenziali e sociali che possono incidere sulla prevenzione del fenomeno agendo alla radice delle motivazioni che inducono alla scomparsa».

Sul fronte delle iniziative di comunicazione e sensibilizzazione, prosegue su questo sito e attraverso i canali social del ministero la campagna di sensibilizzazione sul fenomeno, con i tutorial su cosa fare in caso di scomparsa di una persona (in particolare minori e anziani) per rendere più efficace ed efficiente il sistema nazionale di ricerca facendo leva sul maggiore e consapevole coinvolgimento dei cittadini. Tra le iniziative di comunicazione ricordate dal Commissario del governo anche gli spot televisivi su tutti i canali Rai, sulla «necessità di denunciare con immediatezza la notizia della scomparsa», e, sul piano della formazione, le «migliaia di brochures informative, contenenti indicazioni sui comportamenti da seguire, distribuite alle Forze dell’ordine e alle polizie locali tramite le prefetture».