Basket & leggende: le mirabolanti cronache degli arbitri siciliani

Che il mondo degli arbitri di basket siciliani sia in subbuglio lo scriviamo da tempo: abbiamo raccontato disagi, storture, problematiche di vario genere che fanno sì che il basket isolano sia a un passo dal baratro. Abbiamo avuto una settimana convulsa, ma non riusciamo a leggere altrove queste storie, né tanto meno, il solito commento: non ci si può più fidare di nessuno. Ma tutto questo è opinabile!

Forse perché tali notizie sono socialmente destabilizzanti, perché in qualche modo remano contro il Comitato siciliano guidato da Riccardo Caruso. Quali sono le cose di cui il direttore di IMG Press deve pentirsi, a parte il fatto di non avere il poster di Antonio Rescifina sopra il letto e di aver osato dichiarare che Caruso non è il meglio della compagnia di giro? E con orgoglio possiamo asserire che ciò impedirà al direttore di essere, per i prossimi cinque anni, tra i vincitori del “Premio Donia“.

 

Troppo importante in un sistema sportivo credibile è la credibilità della classe arbitrale che oltre a essere imparziale lo deve apparire, frase tanta cara al presidentissimo Gianni Petrucci. Viviamo in un periodo pieno di comunicazioni dove non c’è più comunicazione. Però mi attrae l’attenzione che il massimo rappresentante del basket italico rivolge verso la Sicilia: come si fa a non dire che l’argomento della settimana è sempre Petrucci-Caruso? Quanto si stimano? Chi telefonerà per primo?

Dal basket politico/federale agli arbitri. E’ giusto porre l’accento sugli arbitri siciliani.

Di passaggio, dirò che considero la decisione di Caruso di nominare una terna (Savoca – Paternicò – Gennaro) a capo del Cia Sicilia una non-decisione. Di più. Una decisione spavalda, in certa misura rischiosa: ma chi sono io per criticare il presidente Caruso? Abbiamo anche negli occhi quel che ha fatto Paternicò di recente: continui così, e sarà difficile rimandarlo in panchina. Tornando alle scelte di Caruso per il Cia Sicilia aggiungiamo, per coloro che non sono sciocchi, che tutto ciò esclude una soluzione, o meglio una soluzione ci potrebbe essere a patto di averla collaudata con intensi allenamenti e digiuni. Che in questo caso non ci sono stati, anzi siamo in una fase della stagione ben stropicciata fra importanti turni di campionato che decideranno le sorti della C/Silver.

Purtroppo dobbiamo far presente che le scelte, a parer nostro, di chi governa il sistema sportivo e in questo caso del Comitato siciliano e degli organi arbitrali siciliano, senza fare nomi, Riccardo Caruso nella duplice veste di presidente/commissario Cia Sicilia e l’organo tecnico arbitrale siciliano composto dal designatore Simone Barone e dall’istruttore/Presidente designata Cinzia Savoca, inducono in modo netto a mettere nelle condizioni gli arbitri di poter sbagliare i fischi.

Nei fatti di cosa stiamo parlando, da una rapida consultazione del sito federale www.fip.it/sicilia si può constatare che per  gara 4298 del 06-4-2019 delle ore 18,30 tra la squadra San Filippo del Mela e Pol.Basket Acireale, valevole per i Play out sono stati designati i signori Tartamella di Trapani e Licari di Marsala. Si avete capito bene sono stati designati tra i 19 arbitri prescelti per fischiare i playoff quelli geograficamente più distanti.

Noi siamo certi che i signori Tartamella e Licari sono seri e preparati, ma sfidiamo qualunque essere umano a essere sottoposto – sabato 06 Aprile – prima allo stress psico-fisico voluto dai vertici del Cia Sicilia e poi essere lucidissimo nell’affrontare l’ultimo minuto della gara alla quale è stato designato.

Orbene perché sosteniamo ciò? Perché nello stesso giorno della gara di Sabato 06 Aprile si terra il raduno di Play off-out degli arbitri con il seguente programma (tratto dal sito www.gapcatania.it)

RADUNO PRE PLAY OFF/PLAY OUT ARBITRI

ORE 9.00   Arrivo partecipanti (Arbitri)

ORE 9.15   Punti Enfasi (Settore Tecnico Nazionale)

ORE 10.00 Video Clip (Settore Tecnico Nazionale)

ORE 10.30 Pausa

ORE 10.45 Disciplina + Video Clip

ORE 11.45 Incontro allenatori e/o dirigenti C/Silver (Play-Off/Play-Out)

ORE 13.00 Chiusura Raduno

Orbene a noi viene da piangere e non vorremmo essere nei panni dei signori  Tartamella – Licari che sabato dovranno partire intorno alle 5,15 del mattino per raggiungere Caltanissetta dopo 254 km e almeno 3h,30 di percorrenza, partecipare al raduno, per poi gustare velocemente delle paste di mandorla, gentilmente offerte – si spera – e raggiungere dopo altri 228 Km, in tempo San Filippo del Mela per iniziare la gara. I due fischietti saranno chiamati ad arbitrare una partita difficile e agonisticamente valida per poi ri – gustare un delizioso parmigiano reggiano DOP 36 mesi gentilmente offerto anch’esso, si ri – spera, e  ripercorre altri 321 Km per rientrare a casa. Della serie: è così bella questa pallacanestro secondo Caruso e la sua gente che si fatica a credere di essere qui per una partita di campionato, e pure importante.

Ai signori Tartamella e Licari va tutta la nostra stima e considerazione al presidente/commissario Caruso diciamo: va bene dichiarare di abbassare i toni perché gli arbitri possono sbagliare, ma costringerli a questi tour de force forse aumenta – oltre il fisiologico – gli errori e, aggiungiamo noi, a ragionar da ragionieri, aumenta le perdite economiche nel bilancio del Comitato. Ancora due settimane e Caruso dovrà dare qualche spiegazione. Sia che chiami Petrucci, sia che non lo chiami. Un po’ di pazienza e vedrete: si chiarirà tutto. Cioè nulla. Sperando che altri Caruso non diventino presidente o “commissario – arbitri”, si raccomanda la massima concentrazione prima del fischio.

 

Di seguito le distanza tratte da viamichelin.it

 

Marsala – Caltanissetta Km 254 tempo di percorrenza 3h,20 min

Caltanissetta –  San Filippo del Mela Km 228 tempo di percorrenza 2h,32 min

San Filippo del Mela – Marsala Km 321 tempo di percorrenza 3h,41 min

 

Ciuff…e…Tino