A Bolzano si gioca e si pensa con il progetto CoESport

Grazie al progetto nazionale Uisp bambini e ragazzi scoprono movimento e strategia con le attività degli scacchi e del fit giovani…

Nel pomeriggio, tra le 17 e le 19, in una sala si allineano scacchiere e bambini silenziosi, occhi attenti, mani che si muovono lente tra pedine e torri. A pochi passi, un altro gruppo si alterna tra esercizi a circuito, corse leggere e pause piene di risate. Succede a Bolzano, dove il progetto CoESport, promosso da Uisp Nazionale e finanziato da Sport e Salute S.p.A., ha preso forma con due attività pensate per incontrare inclinazioni diverse: fit giovani e scacchi.

“Avevamo già l’idea da qualche anno di coinvolgere ragazze e ragazzi in queste due attività – racconta Claudio Medri, coordinatore del progetto per Uisp Bolzano – CoESport è stata l’occasione giusta per partire, e il riscontro è stato subito positivo: partecipazione, entusiasmo, curiosità. Per molti è un primo approccio, ma stanno scoprendo che si può imparare divertendosi”.

Fit giovani coinvolge oggi 17 bambini e bambine, seguite in percorsi di esercizio a corpo libero e allenamento a circuito. Non si tratta solo di movimento, ma di educazione al corpo: “Li aiutiamo a capire come allenarsi in modo corretto, come evitare esercizi sbagliati. A volte notiamo posture da correggere, e lo facciamo con attenzione. L’obiettivo è che imparino qualcosa che gli resti anche fuori da qui“.

Il laboratorio di scacchi, che conta 15 partecipanti, ha una natura diversa ma non meno coinvolgente. Alcuni avevano già fatto qualche partita in famiglia, ma è qui che stanno imparando davvero a giocare. “Imparano le regole, le strategie, il pensiero dietro ogni mossa – spiega Medri – Ma anche qui si ride, si scherza, anche quando si sbaglia. Il gioco è sempre il centro“.

La forza di queste attività non è solo nella proposta, ma in come si radica nel territorio: “Siamo partiti con cinque bambini, figli di amici e conoscenti. Poi 10, ora quasi 20, tutto grazie al passaparola. Ora abbiamo due gruppi consolidati e la volontà di proseguire anche dopo la fine del progetto”.

Una proposta così non nasce per caso. CoESport è attivo in 40 territori italiani e nasce per contrastare una realtà diffusa: in Italia, un minore su cinque non pratica attività sportiva. Dove le famiglie hanno minori possibilità economiche, l’accesso allo sport cala drasticamente: solo il 40% dei bambini in situazione di svantaggio riesce a fare sport fuori dall’orario scolastico. È per questo che CoESport porta attività gratuite, pensate per adattarsi ai contesti, nei luoghi di vita quotidiana dei ragazzi.

A Bolzano, questo approccio sta generando legami nuovi. Non solo tra bambini e attività, ma tra famiglie, educatori, territorio. In vista della conclusione del progetto, il comitato sta lavorando a due eventi pubbliciun torneo di scacchi previsto per giugno e una festa dello sport a settembre, che saranno occasione per condividere i risultati e rilanciare il percorso.

CoESport qui è gioco e consapevolezza, movimento e relazione, attenzione ai bisogni e possibilità di scoperta. Un luogo in cui si cresce attraverso il corpo e la mente, ma anche attraverso l’incontro con gli altri. Perché quando bambini e bambine trovano spazi dove possono muoversi, imparare e stare insieme, cambia il modo in cui crescono. E cambiano anche le comunità si prendono cura di loro.

Lorenzo Boffa