“Pasolini gioca ancora” sabato 31 a Roma

“Pasolini gioca ancora”. Lo farà sabato prossimo 31 ottobre nello storico impianto di Pietralata in via dell’Acqua Marcia 51 dedicato a Fulvio Bernardini. A 40 anni dalla sua tragica scomparsa – per onorare la sua memoria e quello sport che lo stesso Pasolini definì “uno dei grandi piaceri della vita” – attori, scrittori, giornalisti e tanti altri ospiti a sorpresa si sfideranno su un campo di calcio per ricordare il poeta ucciso a Ostia il 2 novembre del 1975.

Alle 10,30 di sabato prossimo, sul campo di via dell’Acqua Marcia 51, una delle periferie romane tante volte raccontate da Pasolini, ci sarà il fischio d’inizio di un quadrangolare in cui si sfideranno l’Italianattori, l’Osvaldo Soriano Fc, nazionale degli scrittori, il Tgi, Team giornalisti italiani, e la Pasoliniana, una squadra mista composta da ex Liberi Nantes e altri personaggi a sorpresa.

Tante facce note del mondo della cultura, dello spettacolo e dell’informazione indosseranno per l’occasione una maglia dedicata a Pasolini appositamente creata per l’evento mentre, tra una partita e l’altra, inoltre, saranno letti suoi brani e poesie. Saranno presenti Ninetto Davoli, Matteo Garrone, Abel Ferrara, Marco Risi, Luca Zingaretti, Edoardo Leo, Claudio Amendola, Giulio Scarpati, Enzo De Caro, Ray Lovelock, Francesco Siciliano, Giovanni Floris, Mario Orfeo, Andrea Vianello, Marino Sinibaldi, Maurizio Mannoni, Giuseppe Cruciani, Pierluigi Pardo e tanti altri ancora.

”Così come avevamo fatto nel 2005 – spiega Gianluca Di Girolami, presidente Uisp Roma – anche stavolta abbiamo voluto essere al fianco di un gruppo di amici giornalisti che hanno deciso di replicare questo evento a dieci anni di distanza. Abbinare lo sport con la cultura è da sempre un nostro valore, dunque siamo orgogliosi di poter ospitare nell’impianto comunale che gestiamo con passione da decenni un allegro e nostalgico evento dedicato a uno dei più grandi intellettuali del nostro Novecento”.

Pasolini era una grande amante del calcio, soprattutto come praticante come attestano le tante foto che lo ritraggono su un campo di calcio. In un di queste, tra le più celebri, insieme a lui c’è Fabio Capello. Che così lo ricorda: “Ricordare Pasolini è sempre un grande piacere. Perché si torna indietro di tanti anni, a quegli incontri a Grado fatti di calcio, amicizia e cordialità. Giocavamo e poi andavamo a mangiare e si parlava di tante cose tra calciatori e attori. Un’unione voluta da Pier Paolo, che aveva una passione autentica per il calcio e aveva questo pallino della nazionale attori. Era bravo – ricorda ancora Capello – giocava all’ala sinistra e aveva corsa, dribbling (e poco tiro) e sapeva trascinare gli altri, dentro e fuori dal campo, con la sua personalità. Abbiamo cominciato a frequentarci alla fine degli anni 60, io lo conoscevo già per ciò che scriveva sul Corriere della Sera e di persona mi fece un grande effetto: mite, quasi timido ma molto piacevole e con una grandissima cultura. Aveva interesse vero per tante cose e ovviamente tra queste c’era anche il calcio, vissuto con trasporto e attenzione assolutamente naturali. Guardava al calcio come alla vita: con curiosità e profondità”.

Pasolini era anche però un grande tifoso del Bologna, Bulgarelli era il suo giocatore prediletto. Eraldo Pecci è stato una delle storiche bandiere rossoblù: “Bello ricordare Pasolini con una partita di calcio, credo che lui ne sarebbe stato contento. Tanto più che di quella sua squadra del cuore – il Bologna del ’64 che vinse lo scudetto – ormai sono rimasti proprio in pochi. Un grande, Pasolini – continua Pecci – mi piaceva tanto. Non solo perché tifava Bologna, appunto, ma perché quegli erano anni in cui la cultura schifava il calcio considerato uno sport per ignoranti. Pasolini invece aveva capito che in quello spazio di terra polverosa e in quella palla da rincorrere c’era tanta vita e c’erano tante cose da imparare, per esempio che quando sul campo la fatica ti annebbia il cervello forse è proprio in quel momento che viene fuori la vera essenza degli esseri umani. In fondo è proprio come diceva Albert Camus – conclude l’ ex capitano del Bologna – ho conosciuto molti posti ma tutto quello che so della vita l’ho imparato su un campo di calcio. Non so cosa Pasolini pensasse di questa frase, a me è sempre piaciuto immaginare che a Camus gliela avesse suggerita lui”. Pasolini gioca ancora vuole insomma celebrare una grande passione del poeta/scrittore/regista friulano.

Il quadrangolare “Pasolini gioca ancora” precede di qualche ora un altro grande appuntamento dedicato al calcio di Pasolini. Sempre sabato 31 ottobre, un altro campo da gioco di Pietralata (il XXV aprile, via Marica 80) ospiterà alle ore 16 la rappresentazione dello spettacolo “Pier Paolo!” di Giorgio Barberio Corsetti.

“Pasolini gioca ancora” fa parte degli eventi ufficiali promossi dal Mibac e dall’assessorato alla cultura di Roma Capitale, in collaborazione con l’Uisp, per le celebrazioni dei 40 anni della morte del grande poeta friulano.

L’ingresso all’impianto sportivo per assistere al quadrangolare è gratuito.