CALCIOSCOMMESSE & Codacons: ANTONIO CONTE … se a giudizio non più Ct

Se Antonio Conte sarà rinviato a giudizio per la vicenda del calcioscommesse, dovrà essere sospeso dalla carica di allenatore della Nazionale di calcio. Lo afferma il Codacons, che ha presentato in tal sento una istanza alla Procura della Repubblica di Cremona.
Si legge nell’atto inviato oggi dal Codacons:
“La Procura adita dovrebbe inevitabilmente procedere alla sospensione cautelare di Antonio Conte dalla attuale carica di allenatore della Nazionale, ben potendo trovar applicazione, anche nel caso di specie, l’art. 28 c.p. “Interdizione dai pubblici uffici”.
Tale misura è collegata alla pendenza di un’accusa penale nei confronti di un funzionario pubblico, che di per se espone l’amministrazione “ad un pregiudizio direttamente derivante dalla permanenza dell’impiegato nell’ufficio” e “risponde a esigenze proprie della funzione amministrativa e della pubblica amministrazione presso cui il soggetto colpito presta servizio”
Questo vale anche quando il soggetto è sottoposto a procedimento penale che non comporti la restrizione della libertà personale quando sia stato rinviato a giudizio per fatti direttamente attinenti al rapporto di lavoro.
L’art. 28 troverebbe applicazione perché la Nazionale di calcio dell’Italia è la selezione maggiore maschile di calcio della Federazione Italiana Giuoco Calcio che è l’unica federazione sportiva italiana riconosciuta dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), dall’Union des Associations Européennes de Football (UEFA) e dalla Fédération Internationale de Football Association (FIFA) per ogni aspetto riguardante il giuoco del calcio in campo nazionale e internazionale
Trattasi di un ente di promozione che riceve contributi dallo stato attraverso il Coni, e pur avendo natura privatistica, allorché essa adotta, attua ed applica norme regolamentari e organizzative dell’ordinamento sportivo, esercita una funzione pubblica di derivazione dal Coni”.

Per tali motivi il Codacons, pur certo della totale estraneità di Conte dai fatti penali oggetto di inchiesta, ha chiesto alla Procura di Cremona la sospensione cautelare di ANTONIO CONTE dalla attuale carica di allenatore della NAZIONALE nel caso di rinvio a giudizio, ben potendo trovar applicazione, anche nel caso di specie, l’art. 28 del codice penale.