Più sport sociale e per tutti nel nuovo Contratto di servizio Rai

Sta per finire l’anno e il Contratto di servizio Rai 2010-2012 è in scadenza. E’ un tema che riguarda tutti i cittadini così come lo è il nuovo piano editoriale. L’associazionismo sportivo di base e l’Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti chiedono che, nell’assumere questi impegni, venga valorizzata la comunicazione sociale attraverso lo sport, garantendo spazi e mezzi necessari da parte della Rai.

Rai Sport, quando ha puntato sulla comunicazione sociale attraverso lo sport, ha dimostrato che questa strada si può intraprendere senza alcuna scossa o caduta in termini di ascolti, anzi: si può arricchire il palinsesto, la qualità e l’offerta televisiva proprio raccontando di più lo sport attraverso il sociale e il sociale attraverso lo sport. Alcune esperienze l’hanno testimoniato validamente: ci riferiamo alle finestre aperte sullo sport sociale dalla trasmissione "Novanta Minuti" in onda nel pomeriggio su Rai Sport 1. Ma anche ad alcuni servizi che sono stati proposti dalla trasmissione "Dribblig" in onda su Rai 2 e ad alcune trasmissioni speciali, come i collegamenti realizzati da Rai Sport nelle zone del terremoto in Emilia, durante gli Europei di calcio.

Per questo occorre proseguire con maggior convinzione su questa strada, garantendo spazi, mezzi e risorse necessari. Pensiamo che il fenomeno sportivo nel suo complesso sia una metafora per raccontare l’Italia che cambia. In particolare lo sport sociale e per tutti dà voce a storie ed esperienze che parlano di valori, solidarietà, educazione, ambiente, diritti. Pensiamo che questa voce, che rappresenta l’impegno volontario di centinaia di migliaia di cittadini che operano attraverso una miriade di associazioni sportive di base, vada raccolto e amplificato dalla Rai in nome di una funzione di servizio pubblico dell’informazione e del diritto all’espressione garantito dall’art. 21 della Costituzione.

In questa fase delicata per la costruzione della coscienza pubblica attraverso la tv, per le presenti e le future generazioni, chiediamo che lo sport venga raccontato in tutte le sue molteplici facce, senza pensare soltanto ai grandi eventi e allo spettacolo, ma garantendo copertura e informazione anche alla promozione sportiva, alle storie che nascono dalla base, dal Sud al Nord d’Italia, che parlano di sport come coesione sociale, territoriale, legalità, inclusione e partecipazione.