Lo sport per tutti è a rischio, sotto i colpi della crisi e i tagli del governo

Mercoledì 31 ottobre la rete “Cresce il welfare cresce l’Italia” si mobilita in piazza Montecitorio dalle 11 alle 13. Qui confluiranno gruppi di volontari e attivisti delle organizzazioni sociali che daranno vita a flash mob in vari punti della città. Le delegazioni delle 50 organizzazioni promotrici, tra le quali l’Uisp, incontreranno esponenti della politica e delle istituzioni. Alle 13 è prevista una conferenza stampa al Capranichetta, nella stessa piazza Montecitorio, dove verranno resi noti i risultati degli incontri e le prossime iniziative.

Perché anche l’Uisp, lo sport sociale e per tutti? Lo abbiamo chiesto a Filippo Fossati, presidente nazionale Uisp: “Perché anche lo sport di base e le società sportive del territorio stanno pagando un prezzo altissimo alla crisi e ai provvedimenti del governo. Anche l’ultimo ddl Stabilità rischia di uccidere l’unico vero punto di riforma che avevamo ottenuto in questi anni, ovvero la possibilità di detrazione fiscale per le spese sportive familiari. Ci batteremo perché il provvedimento venga modificato alla Camera. Allo stesso tempo il diritto allo sport è compromesso dalla crisi e questo pregiudica le condizioni materiali di vita, di salute e di socialità delle persone. I costi sociali della crisi sono altissimi e a pagarli sono le fasce più deboli. L’accesso alla pratica sportiva rischia di tornare ad essere un privilegio per chi se lo può permettere e per i più ricchi. Non vogliamo che si torni all’Ottocento: lo sportpertutti non è un lusso. Per questo scenderemo in piazza anche noi insieme alle altre associazioni, per questo chiediamo al governo di fare marcia indietro e cominciare a pensare allo sviluppo e alla crescita del paese. Basta tagli al welfare, alle politiche sociali e al diritto allo sportpertutti e a tutte le età”.

“Al governo chiediamo strumenti e occasioni migliori per puntellare il patrimonio associativo e di civiltà rappresentato dallo sport di base, chiediamo politiche per la formazione e l’aggiornamento degli operatori e dei volontari attraverso provvedimenti ad hoc, come ad esempio il permesso retribuito durante l’orario di lavoro. Chiediamo che nei bandi pubblici per l’assegnazione degli impianti e per la progettazione sia data priorità assoluta ai progetti di sport sociale e alle associazioni non profit che li promuovono”.

Le cinquanta organizzazioni del terzo settore e del mondo sindacale raccolte nella rete “Cresce il welfare, cresce l’Italia” si sono date appuntamento a Roma per dire al governo Monti che è sbagliato contrapporre welfare e crescita economica, anzi che proprio il welfare rappresenta un motore di sviluppo per far ripartire il nostro Paese. I contenuti e gli obiettivi della mobilitazione sono raccolti in una piattaforma comune che è stata sottoscritta dalle organizzazioni promotrici ed aderenti, disponibile sul sito www.cresceilwelfare.it e sul sito www.uisp.it.