A dispetto del risultato rotondo, delle tante occasioni create, non è stata la migliore Roma dell’anno quella che ha superato per 3 a 1 la Spal, sempre più fanalino di coda.
Ai giallorossi è piaciuto specchiarsi, invece che affondare il colpo per lunghi tratti di gara e quando all’improvviso, da una distrazione di Kolarov è nato il rigore realizzato da Petagna, ai capitolini più di un brivido è corso lungo la schiena. Appariva infatti stridente il conto delle occasioni da gol avute dai giallorossi, tante, e l’unica dei ferraresi, capitalizzata in gol.
Nella ripresa grazie alle reti di Pellegrini, su deviazione di Tomovic, al rigore di Perotti e alla rete di Mkitharyan, la Roma è riuscita a scacciare i fantasmi, ribaltare la gara e rosicchiare punti a chi sta davanti, Cagliari e Lazio, che si affronteranno nel posticipo del lunedì.
Fonseca affida la fascia destra a Florenzi, preferendolo a Spinazzola, e conferma l’11 ipotizzato alla vigilia.
Semplici, a causa della squalifica di Kurtic, si affida ad un 3-5-2 che vede il peso dell’attacco affidato a Petagna e Paloschi.
I primi 20’ sono pirotecnici, con Perotti che dopo appena 120 secondi avrebbe la possibilità di portare in vantaggio la Roma, ma da pochi passi spedisce al lato di un soffio. Al 6′ è Dzeko a crearsi un’occasione, stoppando e girandosi al limite dell’area in una frazione di secondo, ma Berisha blocca senza problemi.
La Spal risponde con un mancino incrociato di Petagna sul quale Pau Lopez devia oppone i guantoni, deviando in angolo. Sugli sviluppi del corner, Valoti incorna di testa, spedendo al lato.
Passano altri 60’ed è la Roma a sfiorare il gol con Dzeko imbeccato da Pellegirni, ma la sua conclusione termina di poco fuori, poi è Pellegrini a cercare il gol con una bella conclusione, ma Berisha si oppone.
Ai primi 20′ di fuoco, ne seguono altri 20′ di sterile giro palla e nulla più, con i giallorossi con in mano perennemente il pallino del gioco, senza però riuscire a trovare la rete.
Cosa che invece al 42′ riesce alla Spal: Kolarov con il pallone tra i piedi si addormenta dentro l’area, gli piomba addosso Cionek che riesce a rubare il pallone e appena sente il contatto cade a terra, Giua non ha dubbi e indica il dischetto, dal quale Petagna trasforma, lasciando fermo Pau Lopez e portando avanti i biancoazzuri.
Il pubblico di casa non accetta la decisione arbitrale, e la direzione generale della gara, giudicata troppo morbida, e manifesta il proprio dissenso al 50′ quando il fischietto sardo estrae un cartellino giallo contro un giocatore ferrarese per la prima volta nella gara.
La ripresa vede una Roma ferita che si lancia alla ricerca del gol del pareggio, senza però la sicurezza che aveva contraddistinto il primo tempo e una Spal che continua a giocare con un catenaccio anni 50′, sfruttando quando possibile i contropiedi.
Ma per fortuna dei giallorossi il gol arriva quasi subito (53′), grazie ad un cross di Pellegrini, deviato da Tomovic, che termina alle spalle di Berisha.
Con più serenità i giallorossi riprendo a spingere, e al 62′ ci sono le prove generali del gol, con Zaniolo che spara addosso a Berisha.
Passano 3’ e un ingenuo Vicari stende Dzeko, spalle alla porta. Dal dischetto si presenta Perotti, in questa girandola di rigoristi che ha visto in questa stagione una miriade di cambi di designature dagli 11 metri, prima Kolarov, poi Veretout ed infine con Perotti, e l’argentino non sbaglia, spiazzando Berisha e portando in vantaggio la Roma.
La Spal è totalmente in balia dei giallorossi, che all’80’ trovano il terzo gol con il neoentrato Mkhitaryan che su assist di Pellegrini, colpisce a porta sguarnita. Finisce così, con la Roma che si porta a 32 punti e supera momentaneamente il Cagliari, in attesa del posticipo di questa sera contro la Lazio.
Fonseca può godersi questo successo con la consapevolezza che il nuovo anno svuoterà definitivamente l’infermeria, e con una rosa al completo questa squadra potrà lottare ad armi pari per la rincorsa al posto Champions.
Claudio Andò