Supercoppa Italiana: gode la Juventus, rosica Gattuso

Il primo trofeo è bianconero. La Juventus apre La sua bacheca per accogliere la Supercoppa Italiana nello Juventus Museum con la speranza di potersi ripeter con titoli molto più importanti.

La finale di Jedda, porta il marchio di fabbrica del 2019 e cioè , quello di CR7 acquistato dalla famiglia Agnelli proprio per decidere partite come questa: per Cristiano Ronaldo si tratta del primo trofeo conquistato in maglia Juve e c’è da azzardare che non sarà certo l’ultimo.

Il Milan, dal canto suo, torna a casa con tante recriminazioni per alcune scelte arbitrali di Banti e triste per la sconfitta ma rinfrancato per la prestazione. La squadra di “RINGHIO” Gattuso si è giocato la partita fino al 5 minuto di recupero , nonostante l’evidente inferiorità tecnica e a una situazione di spogliatoio un po turbolenta. Più che alla gara Gattuso ha dovuto gestire il caso Higuain, culminato con una panchina (ufficialmente per febbre) che sembra con la gara di ieri aver chiuso nel peggiore dei modi la sua triste esperienza in rossonero.

I rumors di mercato riportano la notizia arrivata nella notte di Gedda che riguardano il pipita con la Juventus e Chelsea che avrebbero trovato l’accordo per il suo trasferimento sulla base di un prestito fino a giugno con opzione (obbligatoria in caso di un minimo di presenze e gol) per il 2020. Formula che accontenta i bianconeri e i blues, un po’ meno i rossoneri che, a questo punto, dovranno stringere il prima possibile su Piatek, sperando di raggiungere un accordo soddisfacente con il Genoa.
Ritornando alla Supercoppa il dopo gara in casa rossonera è turbolento per l’arbitraggio di Banti, reo di non aver visionato al VAR un’episodio molto sospetto in aree bianconera che secondo i rossoneri andava sanzionato con il rigore si tratta dell’intervento di Emre Can su Conti nei minuti di recupero del secondo tempo.
“Gli episodi giudicateli voi, dico solo che la tecnologia esiste per essere usata – ha ringhiato Gattuso – Loro sono uno squadrone ma certe cose non le capisco, peccato: abbiamo dato tutto, anche qualcosa in più, e torniamo a casa con una sconfitta che brucia”.

“Lo abbiamo comprato per questo, lui è un valore aggiunto decisivo – ha riconosciuto Allegri – La squadra ha fatto una buona partita anche se con palleggio troppo lento, del resto faceva caldo rientravamo dalla sosta. L’importante, comunque, era portare a casa la coppa”.
La cronaca riporta un gara divertente quella di Gedda, che ha visto due squadre sul filo dell’equilibrio fino all’ultimo minuto di recupero, a dimostrazione che le finali esulano da ogni tipo di previsione. Il Milan recrimina per la traversa di Cutrone a Szczesny battuto (48’) che poteva portare sull 1-0 il Milan invece, pochi minuti dopo, è arrivato il gol della Juve col solito Ronaldo, bravissimo a scattare sul filo del fuorigioco e a battere Donnarumma di testa.
Ad Allegri va il decimo trofeo della sua gestione, mentre a Gattuso invece restano solo tanti problemi e non solo per via del mercato.

L’espulsione di Kessie e le ammonizioni dei diffidati Romagnoli e Calabria lo costringeranno all’ennesima formazione d’emergenza in casa del Genoa, partita da vincere per non perdere ulteriore terreno dal quarto posto.

Ciuff…e…Tino