Morto il giornalista Enzo Carra, fu anche portavoce della Dc e deputato

Divenuto, suo malgrado, l’immagine di una delle pagine più buie dell’inchiesta ‘Mani pulite’, arrestato e trascinato in tribunale con gli schiavettoni ai polsi, fu condannato in via definitiva nel 1995 e riabilitato nel 2004. Fu relatore della legge sull’equo compenso approvata nel 2012.

È morto nella notte tra mercoledì 1 e giovedì 2 febbraio 2023, a Roma, Enzo Carra, giornalista, portavoce della Dc tra il 1989 e il 1992, poi deputato prima della Margherita e quindi del Pd. Era ricoverato da una settimana al Policlinico Gemelli. Avrebbe compiuto 80 anni il prossimo 8 agosto.

Divenuto, suo malgrado, l’immagine di una delle pagine più buie dell’inchiesta ‘Mani pulite’, arrestato e trascinato in tribunale con gli schiavettoni ai polsi a favore di fotografi e cameramen, Carra ha raccontato la politica come giornalista per quasi vent’anni, prima di diventarne un protagonista.

Nato a Roma nel 1943, a 22 anni inizia a scrivere occupandosi di critica cinematografica, fondando anche un giornale dal titolo ‘Il Dramma’. Nel ’70 l’approdo a ‘Il Tempo’, dove rimane fino al 1987, firma di punta delle pagine politiche.

Con l’avvento alla guida della Dc di Arnaldo Forlani nel 1989 diventa il portavoce del partito, poi coinvolto nell’inchiesta relativa alla maxi tangente Enimont, accusato di falsa testimonianza. Una vicenda che, anche e soprattutto per le modalità che portano al suo arresto nell’inverno del 1993, segna la sua vita e quella della sua famiglia.

Condannato definitivamente nel 1995 e poi riabilitato nel 2004, torna quindi all’attività giornalistica, autore per la Rai di numerose inchieste televisive, tra cui un reportage a Cuba immediatamente dopo la visita di papa Giovanni Paolo II, un’intervista a Gheddafi durante l’embargo alla Libia e quella che sarà l’ultima intervista a madre Teresa di Calcutta.

Nel 2001 viene eletto alla Camera con la Margherita, confermato nel 2006 e poi nel 2008. Entrato nel frattempo nel Pd dopo la fusione tra Ds e Margherita, lo lascerà nel 2010 per approdare nell’Unione di centro. Prima di lasciare la Camera riuscirà a vedere approvata come relatore la legge sull’equo compenso per i giornalisti precari.

I funerali si svolgeranno sabato 4 febbraio, alle 11, nella chiesa di Sant’Andrea al Quirinale.

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