Informazione pubblica e privata. Grazie al nuovo papa….

Grazie all’elezione del nuovo papa Leone XIV, i tg del servizio pubblico e di quello privato torneranno a svolgere la loro funzione.

Si dice, a ragion veduta, “morto un papa se ne fa un altro”, passando repentinamente dal lutto alla gioia.Nelle settimane passate, prima la morte e le celebrazioni di vario tipo peri papa Francesco, poi l’aspettativa per il conclave (sintomatiche le interviste dei cardinali che entravano e uscivano e che dichiaravano che il papa sarebbe stato scelto dallo Spirito Santo tramite i loro corpi, ogni volta annunciate come lo scoop del giornalista di turno), poi il conclave stesso, con le telecamere e i commenti dei giornalisti fissi sul camino dei tetti di piazza  San Pietro.

Ora ce l’abbiamo fatta  a riconquistare il nostro diritto al servizio pubblico di informazione che, nei momenti “clou” ci era negato perchè – scelta editoriale per quanto rilevante fossero le vicende papali – unica notizia di molti tg era solo quella. E poi, così anche molti privati.

Abbiamo quindi imparato che ci vuole un papa che muoia perché due persone fino al giorno prima sull’orlo di un aggravio della crisi geopolitica per eccellenza (Trump e Zelensky) si parlassero senza che uno facesse lo sbruffone verso l’altro…e c’è voluto un altro papa per far tornare il servizio pubblico ad essere tale e non solo mononotizia.

Da parte nostra ringraziamo il conclave per la velocità della loro scelta e il nuovo papa per avere le caratteristiche umane, religiose e politiche per aver indotto i suoi elettori a fare in fretta.

 

Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc