Formazione: i numeri del 2015 e l’accordo con Google Italia

Il 2015 è stato il primo anno pieno nel quale abbiamo potuto sperimentare i corsi di formazione, la cui frequenza, come sapete, è obbligatoria (lo stabilisce il decreto 137/2012). L’obbligatorietà è scattata il 1° gennaio 2014, anche se la piattaforma informatica nazionale Sigef (a cui è stato affidato l’incarico dall’Ordine nazionale) è entrata in funzione solo a luglio dello stesso anno. Sappiamo che il 2014 è stato un anno problematico. L’Ordine dei giornalisti della Lombardia – pur con gli organici di un ente pubblico bloccati – ha messo in campo uno sforzo senza precedenti per agevolare il più possibile la partecipazione dei colleghi alla formazione permanente, che prevede l’acquisizione di 60 crediti nel triennio 2014-2016. A riprova ci sono i numeri: nel solo 2015 l’offerta dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia è stata di ben 405 corsi di formazione a Milano e in tutta la regione, da Sondrio a Cremona, da Varese a Mantova, frequentati – sempre e solo in un anno, il 2015 – da 11.330 colleghi iscritti in Sigef (esclusi i pensionati non in attività che hanno diritto all’esenzione). Per i corsi dell’Ordine della Lombardia – esclusi quelli aziendali e quelli organizzati da enti formatori terzi – abbiamo certificato la presenza, in un anno, di poco più di 30 mila partecipanti. Sappiamo che la ricerca dei corsi in Sigef è talvolta difficoltosa, e spesso i posti disponibili risultano esauriti. Il problema maggiore è il reperimento di sale sufficientemente capienti, in grado di ospitare un numero consistente di partecipanti. Per questo motivo stiamo concludendo accordi con enti e associazioni per avere la disponibilità di nuove sale di grandi dimensioni. Speriamo, in questo modo di favorire il maggior numero possibile di colleghi, razionalizzando così l’organizzazione complessiva. E proprio a questo proposito voglio ricordare a chi si iscrive a un corso e poi si trova nell’impossibilità di partecipare, di cancellarsi in tempo utile, in modo da consentire a chi è in lista d’attesa di potersi iscrivere al suo posto.