Record sequestri cocaina… + quella che non viene sequestrata… 50 anni di politiche sbagliate

Il 62,2% in più di cocaina sequestrata nel 2020 rispetto al 2019 (anno il cui, rispetto al 2018, l’incremento era stato del 127,8%). Sono i dati resi noti oggi dalla Relazione Annuale della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (Dcsa) (1).

Un fiume di cocaina che, essenzialmente dalla Colombia e tramite (al 98,1%) i porti di Livorno, Gioia Tauro, Ancona e La Spezia, grazie alle mafie balcaniche giunge nelle nostre strade e case (molto wia web grazie al lockdown, e con le nuove modalità di consegna a domicilio).

E’ evidente che questi numeri sono briciole, risultato di un’attività di polizia che intercetta piccolissime quantità, visto che ovunque si può trovare da acquistare cocaina, e non solo.

Non conosciamo nello specifico i costi economici di queste operazioni… ma sono tanti soldi, tante risorse umane e, di conseguenza, giudiziali (tribunali e carceri).

Tutti costi che noi contribuenti paghiamo per il fatto che le droghe sono illegali.

Risorse che potrebbero essere indirizzate per: aumentare le retribuzioni delle forze dell’ordine, rendere più efficiente la giustizia e meno infernali le carceri, nonché più sicure le vite di ognuno di noi, creare nuovo business legale (tutti usano droghe, legali e illegali).

E’ il prezzo che ogni contribuente deve devolvere per appagare le ideologie di una minoranza politica, ma con determinanti agganci con le diffuse irrazionalità legislative nazionali ed internazionali. E quindi continua il gioco del proibizionismo, con consumatori in crescita.

E’ di qualche giorno fa la presentazione al Congresso Usa di un disegno di legge federale per la legalizzazione di tutte le droghe (2), dopo che in quel Paese solo ieri il 19mo Stato ha legalizzato la cannabis (3). In Italia ci si intreccia nelle commissioni parlamentari per eludere il più possibile le proposte sulla legalizzazione della cannabis. In Europa si procede a singhiozzo, più che altro attenuando approcci punizionisti in sanitarii, ma senza cambiamenti per impedire che sbarchino tonnellate di sostanze per il mercato nero.

Proprio 50 anni fa, il 17 giugno, l’allora presidente Usa Richard Nixon lancio la “guerra alla droga”, pietra miliare di una guerra che ha lasciato sul terreno  un numero sterminato di morti e di drammi, incrementato il business delle malavite di tutto il mondo, fatto aumentare i consumatori che, riferendosi solo al mercato neo, hanno anche aggravato i loro problemi sanitari.

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1 – https://www.aduc.it/notizia/droga+nel+2020+record+sequestri+cocaina+13_138038.php

2 – https://www.aduc.it/notizia/legalizzazione+droghe+proposta+federale+al_138034.php

3 – https://www.aduc.it/notizia/cannabis+ricreativa+legale+anche+connecticut_138037.php

Vincenzo Donvito, presidente Aduc