Radio Zanca: sporchi, infelici, derubati (e la chiamano raccolta dei rifiuti)

Si condividano o meno le sparate del sindaco di Messina, Cateno De Luca, sulla cattiva professionalità dei dipendenti comunali, un fatto mi sembra indiscutibile: a livello di associazioni di idee, siamo tutti quanti indignati per come funziona la macchina comunale. A cominciare dalla raccolta dei rifiuti.

Le strade sporche fanno ripiombare Messina nella solita città mal gestita e figlia del vizio. Ma non era tutto risolto? Si, anzi no, forse. Sembra un film già visto, e in parte lo è. Partiamo da Messina città. Nelle vie del centro sono riapparsi i sacchetti per strada: la cartolina è la stessa dell’emergenza che nessuno dei precedenti amministratori ha mai saputo risolvere.

Chi controlla chi?

Eppure le società che avrebbero dovuto pulire la città di risorse ne hanno ricevute a iosa. Non si capisce allora come queste risorse sono state impiegate e perché le vie sono invase da cartoni e sacchetti. Se una volta non si sapeva cosa accadeva oggi inchieste e processi hanno svelato molti misteri, peccato che il servizio resti, passatemi il termine, una schifezza.

Insomma, stiamo assistendo a un film che si ripete da anni con uno unico copione: quello del gioco dello scaricabarile sulle responsabilità. Oggi al sindaco dei mille proclami si chiede una sola cosa:  difendere il nostro territorio e la salute dei cittadini. Certo non è facile, ma non è nemmeno impossibile.