RADIO ZANCA: QUESTA NOSTRA MESSINA HA PAURA DELLE OMBRE

Messina – In questa martoriata città tutto appare semplice e chiaro: perché noi buddaci odiamo le complicazioni. Lo scandalo, a esempio, che da altre parti è un fatto, o un discorso, che suscita sdegno o disgusto, nei nostri “notiziari” è una rubrica, e per l’opinione pubblica una consuetudine: come la festa nei lidi dove chi non c’è è uno sfigato, basta vedere pagine e pagine di Fb.

Noi non solo lo accettiamo, rassegnati, ma ci costruiamo sopra anche una rassicurante filosofia. Chi ci fa vedere il degrado è lui stesso causa del degrado, come se fotografarlo o raccontarlo nuoce alla salute pubblica.

Si direbbe che i sentimenti dominanti di questa nostra società ricca, avanzata e laica siano oggi l’incertezza e la paura, anche delle ombre. E, poiché incertezza e paura sono fortemente nutrite di irrazionalità, passiamo il tempo a rincorrere spiegazioni cervellotiche, consolazioni bislacche, previsioni tendenti al catastrofismo.

Fingiamo che sia drammatica anche una politica che si ripete, con desolante eguaglianza, da decenni: Sindaco dopo Sindaco. Giunta dopo Giunta. Consiglio dopo Consiglio.

Ci fosse stato un rivoluzionario doc che viste le foto, le tantissime foto, avesse detto: che schifo, grazie per avercelo segnalato, provvediamo subito perché noi siamo con la gente. No, la cosa più facile è dire: chi scrive è un fascista, un nostro nemico, un fedelissimo di tizio e caio. Azzoppiamolo con un ghiotto dossier. Insultiamolo, facciamolo processare dai nostri amici!