Nuovo Presidente della Repubblica: la società civile chiede una persona che sia simbolo di onestà

Le associazioni EveryOne e Lavinia Dickinson hanno effettuato uno studio sociale per comprendere cosa si aspettino gli italiani dalla prossima elezione, prevista nel febbraio del 2022, del Presidente della Repubblica, in cui il Parlamento sceglierà il successore di Sergio Mattarella. I risultati della ricerca sono stati trasmessi ai deputati e ai senatori della Repubblica italiana in forma di appello. “Illustrissimi membri del Parlamento della Repubblica Italiana,” scrive Roberto Malini a nome delle due associazioni e dei cittadini che hanno partecipato al sondaggio, “le elezioni del nuovo Presidente della Repubblica sono previste per il prossimo febbraio e già si fanno i primi nomi su chi potrebbe sostituire Sergio Mattarella. Da parte nostra abbiamo effettuato un sondaggio fra cittadini molto attivi nella società civile, difensori dei dei diritti umani, educatori alla Shoah, scrittori, artisti, operatori culturali e umanitari. E abbiamo coinvolto nel sondaggio tanti cittadini che svolgono attività in diversi altri campi, al di là della loro fede politica”. 

Il primo elemento comune che balza all’occhio leggendo i risultati dello studio è il desiderio che esprimono quasi tutti gli intervistati: “Vorremmo che il nuovo Presidente fosse una donna o un uomo dall’immagine pulita, con un passato irreprensibile e una vita caratterizzata da attenzione verso le necessità dei cittadini, i diritti civili, l’impegno nel contrasto alla mafia, alla corruzione, al malaffare. Non nascondiamo il timore di assistere all’elezione di una figura ambigua, verso cui non poter provare un sentimento di fiducia e stima”.

L’appello prosegue con un auspicio che accomuna la società civile: “Desideriamo un Presidente che rappresenti l’Italia migliore, quella che ogni giorno si impegna per la trasparenza, il benessere comune, la giustizia, i diritti civili; un presidente di cui essere fieri nell’Unione europea e nel mondo”.

Lo studio condotto dalle due associazioni per i diritti umani e una cultura di pace ha raccolto, inoltre, alcuni nominativi intorno a cui si concentra il consenso dei cittadini. “Sono indicazioni che vi trasmettiamo,” conclude la lettera alle istituzioni, “quale nostro contributo al pensiero istituzionale di chi si troverà a votare per una scelta così importante e cruciale per il nostro paese, una scelta che in una società sana dovrebbe rappresentare la preferenza dei cittadini. Qui di seguito, in ordine alfabetico, i nomi di italiani che i nostri intervistati vedrebbero volentieri nell’incarico più alto e prestigioso della nazione: Emma Bonino, Salvatore Borsellino, Edith Bruck, Adriana Cavarero, Maurizio Cecconi, Donatella Di Cesare, Mario Draghi, Paolo Gentiloni, Liliana Segre e Cecilia Strada”.

EveryOne e Lavinia Dickinson Project

Roberto Malini