#NONCHIAMATELOSOLOMALTEMPO. Chi controlla la sicurezza del territorio di Messina?

Messina – Migliaia di sfollati, fiumi esondati, morti e dispersi, chiamarlo solo maltempo è riduttivo e inesatto. Chi controlla il territorio? Chi tutela l’ambiente? Siamo davvero sicuri che dopo quanto accaduto per l’alluvione del 2009 causata da un violento nubifragio, iniziato nella serata del 1º ottobre 2009 e durato tutta la notte fino al mattino del giorno successivo, oggi viviamo tranquilli? Il nubifragio provocò lo straripamento dei corsi d’acqua e diversi eventi franosi cui fece seguito lo scivolamento a valle di colate di fango e detriti. Oggi qualcosa è cambiato? Quella tragedia ha davvero ha smosso le coscienze dei politici? Ha davvero creato una barriera di legalità per la protezione del territorio? Credo di no. Crediamo di no!

Ogni giorno a Messina c’è un pezzo di territorio, di collina, di litorale che finisce inghiottito, scavato, stuprato, deturpato da ruspe, cemento, incuria, senza che nessuno intervenga. Chi dovrebbe proteggere l’ambiente, la natura, il territorio, le stesse vite umane si rifiuta di vedere il paesaggio, la zona, la collina com’è davvero. Hai una casa, un terreno, una vita e poi perdi tutto. Mi piacerebbe che chi di dovere girasse un po’ per le vie di Messina, magari in via Leonardo Sciascia a S. Licandro, nei pressi dei cosiddetti campetti Coppola o lungo i litorali, le colline, le zone più incantevoli della città… solo così, forse, oggi – osservando tutto quel grigio – si domanderebbe come è stato possibile che, dove c’era una volta del verde, degli alberi, è tutto trasformato. In peggio, purtroppo. Gli alberi cadono, muoiono, le colline diventano preda di affaristi, palazzinari, lobbisti.
Eppure quell’evento, quella terribile tragedia, che colpì la zona lungo la costa ionica, immediatamente a sud della città di Messina, avrebbe dovuto insegnare qualcosa ai controllori del bene pubblico, ai tutori dell’ordine. Non vorremmo che in questa città a furia di girare la testa da un’altra parte per ignavia, complicità, codardia si diventa spettatori e non attori. Scrivo questo perché sono stufo di assistere a tragedie che forse si potevano evitare se solo qualcuno si fosse indignato, preoccupato, arrabbiato per le porcherie che percepisce. Basta rimanere in silenzio! La dignità è l’unica cosa che ci tiene svegli. #NONCHIAMATELOSOLOMALTEMPO