LETTERA AI CANDIDATI A SINDACO DI MESSINA: Riflessioni sul significato di sport e sulle sue potenzialità

Al futuro Sindaco della città di Messina

Riflessioni sul significato di sport e sulle sue potenzialità

 Da qualche mese nella nostra città ferve la campagna elettorale, si organizzano le liste, si scrivono i programmi. Si parla di sport.

Caro futuro Sindaco con questo breve contributo vorrei fornire delle riflessioni sul tema, perché quasi sempre a Messina quando si discute di sport si parla quasi unicamente di impianti sportivi omologati o da omologare e della difficoltà  delle società e degli atleti a svolgere tali attività.

Una visione riduttiva dello sport e delle sue capacità di agire nei fenomeni sociali, economici e ambientali.

Da tempo ormai lo sport nella sua accezione più ampia fa parte delle politiche del welfare, della salute, rigenerazione urbana, dello sviluppo socio-economico dei territori; svolge un ruolo sociale educativo (è la terza agenzia di formazione dopo la famiglia e la scuola);  promuove lo sviluppo sostenibile, l’Agenda 2030 dell’Onu nell’ambito della strategia  globale  lo cita come elemento  significato per raggiungere buona parte dei 17 obiettivi strategici; è presente nelle strategie complessive dell’Unione Europea (Libro Bianco dello Sport).

Caro futuro Sindaco “LO SPORT E’ CAPITALE SOCIALE”

Nell’ambito delle scienze sociali lo sport è un fenomeno complesso. Un fenomeno “totale”. Un fenomeno ormai ampiamente studiato e applicato nei contesti più avanzati delle organizzazione e nelle  governance territoriali. Un fenomeno che pervade l’attuale società moderna.

Oggi è più esatto parlare  di welfare e sport. Attraverso lo sport, infatti, è possibile creare le condizioni che generano un miglioramento della qualità della vita promuovendo il benessere dei cittadini e delle nostre città. Lo sport fa parte delle “politiche della vita”.

L’OMS nel suo Piano di azione Globale 2018-2030 e  nelle sue linee guida per l’attività fisica  2016-2025 mette lo sport  tra gli obiettivi principali per ridurre del 25% le patologie e tra le altre le più note quali: ipertensione, diabete, malattie respiratorie, tumori.

L’inattività genera 1 Milione di decessi l’anno. Il movimento è salute.

I dati di Eurobarometro fotografano un società italiana dove il 46% dei cittadini è sedentario, il 40% svolge 1 volta alla settimana una attività fisica blanda e solo il 7% sono sportivi regolari. Riproporzionando i numeri alla realtà della nostra città si evidenzia che a MESSINA 150000 CITTADINI SONO SEDENTARI,  50000 fanno una leggera attività settimanale e solo 10000 svolgono attività sportiva regolare (dati approssimativi). Aggiungo che in Italia il 50% dei bambini di 8 anni è sovrappeso e il 25% è da considerare obeso , anche in questo caso basta riproporzionarlo ai numeri dei nostri bimbi. Una condizione ALLARMANTE che deve preoccupare chi è preposto alla salute pubblica.

L’OMS per arginare tale fenomeno indica in 150 minuti di attività settimanale per gli adulti, 60 minuti al giorno per i bambini e i giovani,  le pratiche necessarie per garantirsi un buon stato di salute privata e pubblica.

Quasi sempre davanti a questo stato quadro si ribadisce che il motivo per cui a  Messina non si fa sport è perché mancano gli impianti sportivi, ma è proprio vero che è questo il problema ?

La risposta è più complessa, basta volgere lo sguardo verso i paesi del Nord Europa dove 80% della popolazione fa sport e confrontarla con la quantità di impianti sportivi per rendersi conto che il fenomeno non è direttamente proporzionale, invece salta l’occhio che in quei paesi esistono:

  • POLITICHE PUBBLICHE che attraverso le “AGENZIE PUBBLICHE PER LO SPORT PER TUTTI”, favoriscono- la crescita di una rete dell’ associazionismo culturale e ricreativo che svolge in sinergia con quello sportivo un’AZIONE CULTURALE PER LA PROMOZIONE DI SANI STILI DI VITA.
  • Le città offrono spazi idonei alla PRATICA SPORTIVA DI PROSSIMITA’
  • È diffusa la MOBILITA’ DOLCE (piste ciclabili, aree riservate al camminare)
  • I PIANI URBANI che prevedono parchi, spazi verdi, aree informali per le pratiche personali e collettive

Allora proviamo a rivedere i nostri PIANI SULLO SPORT, forse è necessario:  DISAPPRENDERE E RIAPPRENDERE.

ABBANDONIAMO il significato lessicale di sport così come ce lo hanno presentato e guardiamo ad una  concezione moderna ed estensiva di sport. Lo sport è oltre la prestazione, oltre la capacità fisica, oltre alla condizione sociale, oltre alla condizione economica anzi al contrario favorisce la PARTECIPAZIONE, RIDUCE LE DISEGUAGLIANZE SOCIALI, CREA PARI OPPORTUNITA’.

A Messina può e deve concorrere alle POLITICHE DEL BENESSERE (cito BES del CNEL), non può continuare ad essere una CENERENTOLA delle politiche pubbliche o occuparsi solo di impianti tra l’altro energivori ed obsoleti.

Oggi è necessario:

  • Guardare allo SPORT DESTRUTTURATO perché il nuovo confine ed è la prateria sconfinata del movimento
  • Mettere a sistema i PIANI DI SVILUPPO URBANO (PRG, PUMS,…) quindi dialogare tra i dipartimenti per una visione complessiva della NUOVA CITTA’ ATTIVA
  • Favorire la capillarizzazione degli SPAZI DI SPORT attraverso il decentramento ai quartieri e l’individuazione di attivatori territoriali (Associazioni) (Esperti del territorio)
  • Favorire le attività OUTDOOR ( Mare, montagna). Abbiamo un patrimonio naturale ed un clima ideale per sviluppare processi sociali ed economici che in contemporanea tutelino mare e montagne
  • Favorire il TURISMO ATTIVO (sempre di più c’è una richiesta di servizi per la pratica sportiva da parte dei turisti e dei cittadini)
  • Dialogare con il TERZO SETTORE, le SCUOLE, l’UNIVERSITA’, il CONI, gli Enti di Promozione Sportiva,…

Caro futuro Sindaco il tema è così importante che avrebbe bisogno di tante altre riflessioni ed approfondimenti, ma una lettera non può pretendere di esaurire le cose da dire per le quali BISOGNA ORGANIZZARSI.

 

  Santino Cannavò

Presidente della UISP Messina Aps