
I giornalisti di Mediaset e non solo, insistono nel chiedere ad esponenti politici di sinistra se sono loro a fomentare odio dopo l’assassinio di Charlie Kirk e quelli regolarmente rispondono che non sono loro ma quelli di destra a provocare l’odio. E così da giorni si assiste a un continuo rimpallarsi di colpe ad un dibattito surreale.
Certamente l’assassinio di Charlie Kirk è stato un colpo politico compiuto da qualcuno che odiava le sue opinioni, in particolare quelle etiche. Peraltro n tragico evento abbastanza prevedibile, lo scrive Brian S. Brown, il Presidente sia della National Organization for Marriage (NOM) che dell’International Organization for the Family (IOF). Uno dei più importanti conservatori sociali d’America. Infatti, noi della National Organization for Marriage (NOM) “avevamo previsto molti anni fa che saremmo inevitabilmente arrivati a questo punto. La schietta opposizione di Kirk all’ideologia transgender era diventata una delle sue posizioni più controverse sulle questioni culturali. Era anche un fiero difensore del matrimonio tradizionale.
Charlie è stato colpito immediatamente dopo che gli era stato chiesto al raduno di spiegare la sua posizione sull’ideologia transgender. Vedremo, man mano che l’indagine prosegue, come questo aspetto dell’odio che l’assassino provava per le opinioni di Charlie sulle questioni abbia contribuito al suo assassinio”. (Questo assassinio era stato previsto, 13.9.25, ifamnews.com/it). Indipendentemente dalle motivazioni contorte che l’assassino possedeva, NOM è stata tra le prime a prevedere che la sinistra sarebbe arrivata a questo punto – uccidendo i propri oppositori se non fosse riuscita a cancellarli o a costringerli al silenzio. Brown stesso è stato più volte minacciato di morte e aggredito, ma anche gli altri membri dell’associazione. Brown fa esempi circostanziati di aggressioni. L’esempio più agghiacciante di odio da parte della sinistra è quello che lui stesso ha scoperto di essere personalmente nella lista delle persone che un aggressore voleva assassinare.
Praticamente gli aderenti a NOM sono segnalati come elementi pericolosi e meritevoli di essere emarginati. Alcuni hanno avuto le auto danneggiate e qualcuno ha dovuto assumere delle guardie di sicurezza per essere protetti dagli assalti dei radicali LGBTQ. “Tragicamente, questi attacchi non sono stati condannati dai media o dai leader politici. Anzi, sono stati giustificati come “comprensibili” perché molte élite consideravano l’opposizione al ‘matrimonio’ gay come “meschina”. Brown fa altri esempi di puro terrorismo discriminatorio nei confronti di chi si batte per la vita e il matrimonio tradizionale. Genitori che rifiutano una educazione gender per i propri figli, sono stati etichettati come “terroristi domestici”. Padri che si sono opposti a che le loro figlie fossero confrontate da maschi biologici nei bagni sono stati ammanettati e arrestati con la forza quando hanno protestato. Professionisti creativi cristiani – panettieri, stilisti, fioristi, ecc. – sono stati citati in giudizio, multati e in alcuni casi costretti a chiudere l’attività. Non possiamo accettare di essere messi a tacere. Non possiamo permettere alla Lobby LGBT di fare pressione e prendere di mira coloro che si oppongono alla loro pericolosa agenda […] Non possiamo permettere che l’ideologia transgender continui a proliferare. Deve essere sradicata. Non possiamo permettere che le persone di fede continuino a essere punite per vivere secondo le proprie convinzioni”. Siamo etichettati come odiatori, omofobi, transfobi e deplorevoli. Molti di noi hanno visto le banche cancellare i loro conti. Gli attacchi personali sui social media sono comuni. Prima dell’arrivo di Elon Musk, qualsiasi post sui social media rischiava la sospensione del tuo account, o peggio”.
L’assassinio di Charle Kirk ha messo in evidenza la posta in gioco della battaglia culturale che stiamo conducendo per la verità del matrimonio, del genere, della vita, della libertà religiosa e di questioni culturali simili. La sinistra ha cercato di cancellarci. Per anni ci sono state minacce di morte. Ora hanno effettivamente ucciso uno dei nostri leader più ispiratori.
È tempo che il movimento conservatore e le persone di fede si uniscano per lottare per ciò che sappiamo essere giusto, che sono cruciali per una società fiorente e famiglie prospere. Brown da cristiano militante non predica odio ma amore anche per i nemici. Invita a pregare per la vedova e i figli di Charlie affinché Dio possa in qualche modo dare loro conforto e pace durante questa tragedia impensabile.
a cura di DOMENICO BONVEGNA