Nella città di Messina nel mese di ottobre 2025 si registra un incremento tendenziale dello 0,5% e un decremento congiunturale del -0,6% dell’indice dei prezzi al consumo.
Nel mese di ottobre 2025, a seguito della rilevazione dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), effettuata dall’ufficio Statistica del Comune di Messina, l’indice complessivo della città ha registrato un incremento tendenziale dello 0,5% e un decremento congiunturale del -0,6% dell’indice dei prezzi al consumo.

Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente prodotti alimentari e bevande analcoliche (+2,4%), bevande alcoliche e tabacchi (2%), abbigliamento e calzature (1,3%), mobili, articoli e servizi per la casa (0,1%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,5%), ricreazione, spettacoli e cultura (+0,6%), istruzione (+0,6%), servizi ricettivi e ristorazione (+2,1%) e altri beni e servizi (+2,7%). Decrescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-4,3%), trasporti (-0,3%) e le comunicazioni (-3,4%).
E’ quanto emerso nel corso della riunione della commissione comunale di controllo prezzi, presieduta dall’Assessore con delega ai Servizi al Cittadino Massimiliano Minutoli.
La nota offre una sintetica analisi dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di ottobre 2025:
Prodotti per fumatori: si registra un lieve aumento congiunturale di altri tabacchi (+0,1%; +1,4% il tendenziale).

Energia elettrica e gas di rete: nel mercato libero si rileva una diminuzione congiunturale dell’energia elettrica (-1,8%; -9,9% il tendenziale) e del gas di città e gas naturale (-0,2%; – 8,7% il tendenziale). Per quanto riguarda il mercato tutelato si registra una diminuzione del gas di città e gas naturale (-1,1%; -9,8% il tendenziale) e dell’energia elettrica sia per la quota fissa (-1,2%; +0,1% il tendenziale) sia per la tariffa bioraria della fascia diurna feriale (-13,0%; -2,2%) e della fascia notturna, weekend e festivi (-9,7%; +1,2% il tendenziale). La diminuzione generalizzata delle tariffe dell’energia e del gas è imputabile ad una riduzione degli oneri di sistema e del prezzo all’ingrosso del gas, a causa degli alti livelli degli stoccaggi nei mesi estivi, nonché all’aumento della produzione di energia rinnovabile e alla domanda debole dovuta a fattori stagionali.
Servizi di telefonia e comunicazione: si rileva una diminuzione dei servizi di telefonia mobile (-0,7%; -2,5% il tendenziale) e dei servizi di telecomunicazione bundle (+0,1%; +3,0% il tendenziale).
Prodotti farmaceutici: in questo mese si riscontra un lieve aumento del prezzo dei farmaci di fascia C-SOP OTC (0,2%; 3,7% il tendenziale) e del prezzo degli integratori (0,5%; -0,1% il tendenziale).
Servizi di trasporto: nel trasporto aereo si riscontra una diminuzione congiunturale nei voli nazionali (-15,9%; +0,8% il tendenziale) e in quelli europei (-1,4%; +8,5% il tendenziale), a fronte di un aumento nei voli intercontinentali (+6,6%; -2,3% il tendenziale). Per quanto riguarda i voli europei e nazionali, la diminuzione caratterizza entrambe le tipologie di vettori, tradizionali e low cost, con una variazione maggiore per questi ultimi. Per quanto attiene ai voli intercontinentali, l’aumento congiunturale è dovuto a tutte le direttrici di traffico, risultando più sostenuto per quelle verso i paesi americani. Si registra, inoltre, una diminuzione congiunturale dei prezzi dei trasporti ferroviari nazionali (-1,1%; -2,1% il tendenziale). Infine, per quanto riguarda il trasporto marittimo, si rileva un aumento (+2,5 %; +3,6% il tendenziale), dovuto sia alle destinazioni estere, in particolare verso la Grecia e la Croazia, sia alle destinazioni interne, in particolare verso la Sicilia.

Attività turistiche e ricreative: in questo settore si riscontra una diminuzione generalizzata, legata a fattori stagionali. Nei pacchetti vacanza, la diminuzione risulta più sostenuta in quelli nazionali (-7,6%; +9,2% il tendenziale) rispetto a quelli internazionali (-2,2%; +2,1% il tendenziale), la cui diminuzione è riconducibile allo strato Europa continentale e a quello mare, in particolare al Mare Africano, Mediterraneo e Atlantico. Diminuiscono anche i villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (-6,3%; +7,1% il tendenziale) e gli agriturismi (-4,0%). Tra le attività ricreative si registra la diminuzione degli stabilimenti balneari (-11,4%; +8,7% il tendenziale).
Cultura: si rileva una diminuzione dei quotidiani a diffusione locale (-1,1%; +2,1% il tendenziale) a fronte di un aumento di quelli a diffusione nazionale (+0,6%; +4,2% il tendenziale) e dei periodici (+0,6%; +1,4% il tendenziale). Tutte le variazioni sono dovute a una differente offerta di allegati nelle pubblicazioni cartacee. Si registra, inoltre, un leggero aumento degli abbonamenti pay tv e video in streaming (+0,3%; +3,5% il tendenziale), a seguito della rimodulazione dell’offerta da parte di un operatore.
Istruzione: in concomitanza con l’avvio del nuovo anno accademico, si registra un lieve aumento delle tariffe per l’istruzione universitaria (+1,2%).
