Economia & Istat: Rilevazione territoriale dei prezzi al consumo a Messina per il mese di maggio 2025

Nella città di Messina nel mese di maggio 2025 si registra un incremento tendenziale dell’1,7% e un decremento congiunturale del -0,1% dell’indice dei prezzi al consumo.

Messina – Nel mese di maggio 2025, a seguito della rilevazione dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), effettuata dall’ufficio Statistica del Comune di Messina, l’indice complessivo della città ha registrato un incremento tendenziale dell’1,7% e un decremento congiunturale del -0,1% dell’indice dei prezzi al consumo.

Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente prodotti alimentari e bevande analcoliche (+4,4%), bevande alcoliche e tabacchi (2,8%), abbigliamento e calzature (1,7%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (2,7%), mobili, articoli e servizi per la casa (+0,5%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,6%), ricreazione, spettacoli e cultura (+1%), istruzione (+2,4%), servizi ricettivi e ristorazione (+2,6%) e altri beni e servizi (+2,6%). Decrescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente trasporti (-2,5%) e le comunicazioni (-2,7%). E’ quanto emerso nel corso della riunione della commissione comunale di controllo prezzi, presieduta dall’assessore con delega ai Servizi al cittadino Massimiliano Minutoli.

La nota offre una sintetica analisi dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di maggio 2025:

Prodotti per fumatori: si riscontra un aumento congiunturale di sigari e sigarette (+0,1%; +2,2% il tendenziale), a causa dell’aumento di alcune marche di sigari.

Energia elettrica e gas di rete: nel mercato libero si registra una diminuzione congiunturale dell’energia elettrica (-1,0%; -4,5% il tendenziale) e del gas di città e gas naturale (-3,0%; -1,2% il tendenziale). Nel mercato tutelato si rileva la diminuzione congiunturale del gas di città e gas naturale (-0,4%; +3,1% il tendenziale).

Servizi di trasporto: nel trasporto aereo si rileva una marcata diminuzione congiunturale nei voli intercontinentali (-21,4%; -4,9% il tendenziale) seguiti da quelli europei (-15,7%; +1,9% il tendenziale), a fronte di un leggero aumento di quelli nazionali (+0,8%; +30,8% il tendenziale). Per quanto riguarda i voli intercontinentali, la diminuzione congiunturale è dovuta a tutte le direttrici di traffico, risultando più sostenuta per quelle verso l’Africa. Per quanto riguarda i voli europei, alla diminuzione congiunturale contribuiscono sia i vettori low cost sia quelli tradizionali, con una diminuzione più accentuata nei primi. Invece, nei voli nazionali l’aumento congiunturale è sintesi della variazione opposta delle due tipologie di vettori: i tradizionali aumentano e i low cost diminuiscono. Si registra, inoltre, un aumento congiunturale dei prezzi dei trasporti ferroviari nazionali (+0,9%; -0,7% il tendenziale), a causa della minore disponibilità di offerte commerciali per il servizio alta velocità e intercity notte, a fronte di una diminuzione del trasporto marittimo (-3,9%; +9,7% il tendenziale), dovuta unicamente alle destinazioni estere, in particolare a quelle verso la Grecia.

Attività turistiche e ricreative: si riscontra l’aumento dei pacchetti vacanza nazionali (+0,6%; +7,2% il tendenziale), a fronte della diminuzione dei pacchetti vacanza internazionali (-1,2%; +4,5% il tendenziale), dovuta principalmente allo strato mare atlantico e mare africano. Aumentano i villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (+3,8%; +1,1% il tendenziale) e gli agriturismi (+0,9%). Tra le attività ricreative, si registra una diminuzione congiunturale dei parchi di divertimento (-0,7%; +1,8% il tendenziale) e degli impianti di risalita (-7,2%; +5,4% il tendenziale), a fronte di un marcato aumento degli stabilimenti balneari (+20,2%; +17,0% il tendenziale), dovuto all’inizio della stagione estiva.

Cultura: si rileva l’aumento dei quotidiani a diffusione nazionale (+2,8%; +6,3% il tendenziale) e dei periodici (+0,7%; +4,3% il tendenziale), per effetto di una differente offerta di allegati.