DIOCESI DI MESSINA: L’arcivescovo Mons. Accolla in visita alla sede di C&T

Messina – L’Arcivescovo di Messina, Lipari, Santa Lucia del Mela S.E. Mons. Giovanni Accolla è stato stamattina graditissimo ospite, in visita pastorale, presso la nuova sede del Gruppo Caronte & Tourist, in Via Ing. Giuseppe Franza (Zir).

Un momento di comunione, di condivisione, di solidarietà com’è nello stile e nella visione di un Pastore che ha scelto fin dal primo giorno del suo altissimo mandato di coniugare la sacralità della liturgia alle suole sporche di terra, nella consapevolezza che “nessuna predica è più edificante del buon esempio”.

Nell’auditorium della sede gremito da un centinaio di dipendenti, a fare gli onori di casa sono stati la presidente del Gruppo, Cav. del Lav. Olga Mondello Franza; l’AD Pietro Franza; l’AD di Caronte & Tourist Isole Minori, Vincenzo Franza, presenti alcuni componenti del board.

Nel suo breve intensissimo discorso S.E. Accolla ha ricordato la sua particolare attenzione e vicinanza ai mondi vitali, alla società civile, alle scuole, alle imprese, alle Istituzioni, tutti presìdi di democrazia, di crescita civile, di fratellanza ai quali ha dedicato le sue visite pastorali.

 “È importante per la comunità pastorale toccare con mano, incontrare, l’operosità del territorio. Quella di Caronte & Tourist è una realtà in cui si respira aria di casa, di famiglia. Ho visto risorse che cooperano nella complementarità delle loro competenze per garantire responsabilmente, ogni giorno, un servizio al territorio. Riempie il cuore di speranza vedere in questi uffici volti giovani: lascia trasparire ancora una volta la lungimiranza imprenditoriale delle famiglie che guidano quest’azienda. In un momento in cui il nostro territorio si sta spopolando è bene ricordare che il Sud ha ancora molto da offrire.”

 Lo stesso bisogno che allora attirava le folle verso Gesù – ha spiegato S.E. Accolla – spinge oggi gli uomini a cercare Il proprio Pastore. Cercano qualcuno che li conduca a Cristo, che li metta in contatto con quell’energia buona che esce da lui. È la spiritualità di comunione, nervatura che sostiene la vita cristiana e chiave di volta della testimonianza della vita consacrata.