
Il Sindacato Rappresentanti di Interessi Parlamentari (Sirip) conferma l’allarme lanciato dal presidente dell’Autorità Anticorruzione, Giuseppe Busia, in merito all’aumento di situazioni di conflitti di interessi nel nostro Paese e sull’assenza di una disciplina organica sulle lobby.
“L’aumento dei conflitti d’interesse conseguente all’abrogazione del reato di abuso d’ufficio, l’eccessivo ricorso agli affidamenti diretti arrivati al 98% delle forniture pubbliche e, soprattutto, l’assenza di una disciplina organica sulle lobby nel nostro Paese, arrecano un evidente danno alla P.A., all’intera collettività e all’economia nazionale – afferma il presidente Sirip, Achille Ducoli – Da anni ci stiamo battendo per arrivare in Italia ad una legge chiara che metta fine all’attuale far west e che istituisca un albo unico e digitale dei portatori d’interesse, l’obbligo di pubblicazione delle agende degli incontri con decisori pubblici e un codice etico in capo ai professionisti con sanzioni per i trasgressori”.
«Ribadiamo quindi la piena disponibilità di Sirip a collaborare per la stesura di una normativa moderna, capace di garantire controllo e al tempo stesso partecipazione, evitando, come ha detto il Presidente Busia, “impostazioni inutilmente criminalizzatrici”, ma imponendo paletti netti su trasparenza e conflitti d’interesse. È il momento di trasformare queste analisi in un tavolo tecnico permanente: mettiamo le nostre competenze giuridiche e formative al servizio delle istituzioni per ricostruire, insieme, un rapporto di fiducia tra cittadini, imprese, rappresentanti di interessi e pubblica amministrazione. La corruzione si combatte con regole semplici, dati aperti e responsabilità chiare” – conclude Ducoli.