Bollette energia. Si procede disuniti verso il caos? Governo, batti un colpo!

Dichiarazione del Prof Mario Draghi al termine del colloqui con il Presidente Sergio Mattarella,al Quirinale (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

I rincari stellari delle bollette energetiche (essenzialmente gas) sono diventati luogo di verifica della capacità del governo. Che, a nostro avviso, è impegnato ma ha i mezzi limitai e non all’altezza dell’emergenza (riduzione leva fiscale), che fra qualche settimana esploderà più di quanto già non lo sia.

L’unico mezzo che il governo avrebbe sarebbe quello di organizzare l’emergenza e cominciare una campagna pubblicitaria per coinvolgere l’utenza. Il resto sono chiacchiere.

Vediamo cosa accade.

Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, saltella tra Roma e Bruxelles senza risultati tangibili. Quando si ferma e conversa con qualche giornalista, azzarda cose tipo “nucleare pulito”, “gas del mar Adriatico, della pianura Padana e di alcuni territori del sud Italia”. Gli fanno ecco alcune associazioni ambientaliste che, dicendo a loro modo il vero, non propongono nulla: nucleare non se ne parla, estrazioni gas sono pericolose per i territori e quantitativamente marginali,  solo le energie alternativa POTRANNO garantire (1).

Intanto Confcommercio lancia l’allarme che tutti conoscono: ci avviamo verso un buco di 11 miliardi sulle famiglie e con un impatto di oltre il 40% per le imprese (2).

Alcune associazioni di consumatori (3) si dicono pronte nel 2022 ad un maxi sciopero delle bollette: “Se interventi del Governo non eviteranno stangata inviteremo famiglie ad autoriduzione delle bollette di luce e gas”…. Sembra che vivano su un altro Pianeta….

 

Un quadro esplicativo della drammaticità in atto. Coi vari attori che non sanno cosa dire per l’immediato (ambientalisti) o non hanno capito che il Governo sta già dando il massimo (consumatori) o il ministro che sembra parli ad un convegno sul futuro dell’energia e non consideri la sua funzione esecutiva.

 

Un contesto in cui al primo posto occorrerebbe “fare squadra”, ma ognuno va a ruota libera credendo che portando acqua al proprio mulino, siccome loro sono bravi e buoni ed hanno la ricetta pronta, “puf” tutto si risolve.

Ma non è così.

Il gas non c’è oggi e non ci sarà domani. Forse dopo-dopo-dopodomani, ma dipenderà dagli equilibri geopolitici che, Germania e Unione europea in testa, riusciranno a determinare per avere (come tampone, ma di una certa durata) il gas russo. E oggi il presidente Russo Vladimir Putin lo ha anche detto: voi europei vi siete creati la crisi da soli, perché il gas c’è, basta solo trattare con me….. che – aggiungiamo noi – non voglio che mi diate fastidio, per esempio, nel limitare gli approcci dell’Ucraina all’Ue (4) Il problema, nella temporaneità, è quindi SOLO politico.

Ma nel frattempo che lo lasciamo gestire ai politici che hanno capacità e potere per dialogare con la Russia (5), che facciamo?

Noi crediamo che non ci siano alternative a farsi meno danni, con una migliore e più parsimoniosa organizzazione di quanto abbiamo. Sì che nessuno muoia di freddo o per eccessivo consumo di cibo non-cotto, e in modo che le imprese che creano servizi e prodotti del nostro quotidiano non siano “costrette” a far lievitare alle stelle qualunque loro realizzazione.

La realtà (e non più il rischio come timidamente qualcuno comincia a riconoscere) è simile all’emergenza covid. E occorre comportarsi di conseguenza: provvedimenti, campagne di informazione, interventi mirati contro sprechi e abusi. Qualcosa che può fare solo il governo – pur lodevole e auspicabile la capacità di ognuno di ridursi il danno da solo, a cominciare da queste feste di Natale.

 

ADUC – Associazione Diritti Utenti e Consumatori 

 

NOTE

1 – https://greenreport.it/news/economia-ecologica/cingolani-vuole-risolvere-la-crisi-energetica-del-gas-con-piu-gas/

2 – https://www.confcommercio.it/-/inflazione-e-caro-bollette

3 – Assoutenti

4 – già nelle scorse settimane la neo-ministra tedesca degli Esteri lo aveva detto: se Russia tocca Ucraina, salta il gasdotto Nord Stream 2: https://www.aduc.it/comunicato/bollette+energetiche+sempre+piu+lontana+luce+alla_33665.php

5 – certamente non l’Italia, ma soprattutto Germania e Ue