BRAMANTI SINDACO

“Scelgo i miei amici per la loro bellezza, le mie conoscenze per la loro rispettabilità, e i miei nemici per la loro intelligenza.”(Oscar Wilde).
Il prof. Bramanti ha presentato la propria candidatura a sindaco di Messina.
Non era da solo.
Aveva alle spalle la propria solida storia. Accanto la diffusa speranza in una ottima futura amministrazione comunale. Difronte il valore condiviso di una città che – volendo rinascere – sa scommettere sui giovani e in cui i giovani sanno osare.
Perché, per questa prima uscita, avrebbe dovuto farsi una foto ricordo con leader, esponenti politici, deputati nazionali o regionali?
Giusto così! Giusto presentarsi da cittadino. Giusto parlare ai cittadini. Giusto il tratto di una candidatura – a prescindere – connotata da civicita’.
Residuano, tuttavia, altri due interrogativi.
1) Perché affannarsi a ripetere che la disponibilità alla candidatura gli è stata richiesta – sia pure su piano istituzionale – dal Presidente della Regione Musumeci?
E’ un bene che l’Ente locale sappia dialogare con Palermo e con Roma. I governi amici sono, tuttavia, una favoletta. Per converso, tutti quelli che nel tempo avevano consentito agli ex governatori Cuffaro, Lombardo, Crocetta di considerare Messina feudo, sono sommessamente spariti dalla scena e dall’agone.
2) Perché inseguire la curiosità mediatica sull’eventuale apertura di Beppe Picciolo o sulla ipotesi di intesa con la attuale Presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile?
Potrebbe restare in compagnia elettorale del solo Picciolo o della sola Barrile? No. E allora?
Che sia chiaro.
Il prof. Bramanti sarà votato sul programma.
Il prof. Bramanti non sarà votato se il programma è un paravento per nascondere chi lo sostiene ma neppure se è un soliloquio.
Il prof. Bramanti dovrà uscire allo scoperto.
Se ha pudore tattico dell’appoggio di qualche area, partito o corrente lo dica da subito.
Giusto perché si comprenda chi contribuirà inclusivamente a scrivere questo programma e chi sarà garbatamente trattato da piccolo-medio-grande galoppino come candidato o come responsabile del casting dei candidati.
La libertà sta nella chiarezza.
Per questa chiarezza sono sempre stato libero.
Con chiarezza … occorre vincere al primo turno. Ammiccamenti a Pietro Navarra o lusinghe a Renato Accorinti non servono. Se si vince … al primo turno … il prof. Bramanti, con la sua realtà e con il suo sogno, sarà il sindaco di tutti. Punto.

Emilio Fragale