Scuola infanzia del Crispi chiusa dal 5 dicembre: il CODACONS diffida l’istituto scolastico a riaprire i battenti

Dallo scorso 5 dicembre l’Istituto “F. Crispi” ha interrotto le lezioni della Scuola dell’infanzia (ossia quelle destinate ai bimbi da 3 a 5 anni) ed a tutt’oggi sembrano non esserci certezze sulla ripresa della normale attività didattica.
A seguito di un incendio di una fotocopiatrice verificatosi quasi un mese fa, era stata disposta la chiusura dell’istituto per provvedere a metterlo in sicurezza e, dopo qualche giorno, le lezioni sono riprese presso l’Istituto “L. Boer” solo per gli alunni più grandi.
Da quanto si apprende da un comunicato pubblicato sul sito internet della scuola “a seguito del completamento delle operazioni di pulizia straordinaria e tinteggiatura del vano scala disposte dall’Amministrazione Comunale di Messina, il primo piano dell’edificio “Pascoli – Crispi “potrà essere nuovamente utilizzato alla ripresa delle attività didattiche dopo le prossime festività Natalizie. Pertanto le attività didattiche della Scuola Primaria “Crispi “riprenderanno in via ordinaria e secondo gli orari consueti in data 08.01.2017, al I piano dell’edificio”.
Nessuna comunicazione o informazione è ancora disponibile per le attività didattiche della Scuola dell’infanzia. Sulla vicenda, a seguito di numerose segnalazioni ricevute, è ora intervenuto il CODACONS, che ha diffidato il Comune di Messina e l’Amministrazione scolastica ad intervenire con urgenza. “Tale situazione – spiega l’avv. Antonio Cardile (presidente provinciale della nota associazione di tutela dei diritti del cittadino) – può pregiudicare e destabilizzare gli incolpevoli piccoli alunni, ledendo il loro diritto allo studio ed alla formazione prescolastica, oltre a costringere i loro genitori ad “improvvisare” la riorganizzazione dei tempi lavoro/famiglia ed a supplire a quello che è il ruolo irrinunziabile della scuola”.
E’ necessario – conclude il CODACONS – che, con l’anno nuovo, al Crispi venga garantita la ripresa delle lezioni anche per gli alunni della scuola dell’infanzia e che si torni finalmente alla normalità: in mancanza, stante il ritardo accumulato, la vicenda potrebbe avere sviluppi in sede giudiziaria sia per accertare la situazione e prendere i dovuti provvedimenti, sia per evitare il ripetersi di circostanze simili e di incidenti all’interno di strutture scolastiche.