RECUPERO DEI CREDITI AZIONE IRRINUNCIABILE. MA PRONTI A TROVARE SOLUZIONI CONDIVISE

In merito alla campagna di recupero crediti, rinforzata e ampliata da due settimane, anche attraverso la riduzione della portata idrica per abitazioni, negozi e imprese, nonché alle perplessità espresse da alcuni media e organi politici, AMAM precisa alcuni punti essenziali, soprattutto riguardo il presunto diverso trattamento tra chi è moroso e chi paga regolarmente. Ecco gli aspetti salienti.

1. Stipula piani di rientro con gli amministratori di condominio.

AMAM si è sempre resa disponibile nel concedere dei Piani di Rientro alle utenze morose, ivi comprese le utenze condominiali. In passato sono già stati stipulati accordi, con previsione di rateizzazioni, che spesso, purtroppo, non sono stati onorati, neanche pagando i consumi correnti, determinando per questo un aumento considerevole del debito.

2. Condomini e regolarità dei pagamenti.

Con i 3.100 condomini di Messina, AMAM, nella maggioranza dei casi, ha un contratto unico e conseguentemente un contatore unico. L’azione di riscossione dei consumi dei singoli inquilini è quindi compito del condominio attraverso il proprio amministratore. Ma ben il 77% dei condomini (2.226) sono morosi, ovvero non hanno pagato e/o non pagano regolarmente le bollette di consumo dell’acqua e dell’uso della fognatura e della depurazione, mentre ce ne sono comunque 682 in perfetta regola. Il perché non paghino è pertanto una questione esclusivamente interna alla gestione del condominio e quindi, se ci sono inquilini che adempiono e altri che non lo fanno, non può essere imputato all’AMAM, tanto più se il risultato finale è quello di non pagare comunque la bolletta afferente il condominio nel suo complesso. La causa principale di morosità, quindi, non è la presenza del contatore unico, ma l’assenza di pagamenti da parte del condominio.

3. Installazione di contatori singoli e stipula nuovi contratti

AMAM è più che disponibile e favorevole all’installazione dei contatori singoli che richiede, in molti casi, la realizzazione di lavori tecnici che vanno eseguiti a spese del condominio. Per procedere alla stipula di nuovi contratti singoli, inoltre, bisogna procedere alla chiusura dei contratti condominiali esistenti, che però, sono pendenti per morosità. La prima operazione necessaria, quindi, nell’interesse di tutti, diviene la risoluzione della morosità condominiale.

In questo contesto, stante l’inderogabile necessità di procedere alle azioni di recupero dei crediti pregressi, anche per rispetto nei riguardi di tutti i cittadini e le imprese che pagano regolarmente il servizio, AMAM è più che disponibile a individuare eventuali nuove formule che attenuino i disagi della riduzione dell’acqua. Per questo sta lavorando anche con le Associazioni dei Consumatori, l’Ordine dei Commercialisti, l’Associazione degli Amministratori dei Condomini e con la Camera di Commercio, per individuare formule adatte di mediazione e conciliazione.