ACCORINTI BOCCIATO DAI MESSINESI

Il Sondaggio di Demopolis sulla qualità della vita a Messina mette la parola fine alle polemiche ed alle interpretazioni sulla percezione che hanno i Messinesi dei servizi carenti e delle inesistenti opportunità che la nostra Città offre.
Il Sondaggio chiarisce inequivocabilmente cosa pensano i Messinesi anche rispetto al peggioramento percepito da circa l’80% della popolazione.
Questo dato dovrebbe far riflettere tutti non tanto per additare i responsabili o i “visionari rivoluzionari” ma esclusivamente per comprendere che i dati sul crollo del lavoro consegnati alla cittadinanza dalle forze sindacali e le associazioni di categoria negli ultimi mesi dovrebbero essere il primo e predominante punto dell’agenda di governo e del dibattito cittadino.
Il problema, lo diciamo come un disco rotto da anni ormai, non è la gestione delle emergenze (tra l’altro quasi sempre irrisolte) ma il modello di sviluppo economico, sociale e culturale di cui dotare Messina per risollevarla “dal basso”.
Quale idea di società immaginiamo e con quali soluzioni e finanziamenti vogliamo concretizzarla.
Non si tratta più di polemizzare ma semmai di voltare pagina mettendo assieme chi ancora, nonostante delusioni e disastri ulteriori, ha la voglia, la passione e la competenza per dare un contributo.
Basta guerre sia che provengano da pacifisti veri o presunti sia che vengano da chi ha motivo per essere arrabbiato.
Oggi serve un armistizio che a nostro avviso non può che vedere negli “Stati Generali” la sua concretizzazione oltre che il suo luogo naturale.
Da lì si deve ripartire senza indugiare nella ricerca di colpevoli e responsabilità, oggi serve un atteggiamento costruttivo ed unitario che manca da anni ormai.
Il tempo è sempre meno e nel frattempo gli altri territori si organizzano quindi tralasciando individualismi, candidature anticipate e colpi di teatro è ora di rimboccarsi tutti assieme le maniche.

Noi ci siamo, reset c’è!

Il Rappresentante
Alessandro Tinaglia