PUBBLICA ILLUMINAZIONE CASE GIALLE BORDONARO E VIALE GAZZI

Interrogazione sulla disdetta delle utenze elettriche degli impianti di Pubblica Illuminazione e relative manutenzioni del complesso “Case Gialle Bordonaro” e “Viale Gazzi”. Mancanza di un Pubblico Servizio sulla sicurezza interna, sull’ordine pubblico e la tutela di tutta la popolazione delle suddette zone

Il sottoscritto Consigliere Angelo BURRASCANO

PREMESSO CHE

• a seguito della deliberazione di Giunta n. 453/2014 l’Amministrazione ha deciso di disdire le utenze elettriche e la gestione degli impianti di pubblica illuminazione e la relative manutenzioni nel complesso denominato “Case Gialle Bordonaro”, parte bassa, e Viale Gazzi complesso Gaetano Alessi, lasciando le zone in una totale oscurità ;
• questo provvedimento pare sia stato preso perché dalle risultanze catastali le aree indicate come “Via Beppe Alfano” e “Viale Gazzi” non avrebbero caratteristiche di strade pubbliche ma rientrerebbero nella tipologia di strade interne nel complesso denominato “Case Gialle Bordonaro” e “Viale Gazzi” a ridosso del complesso “Gaetano Alessi”;
• il catasto italiano, che si definisce non probatorio, dichiara che non può fornire prova legale della proprietà di un bene, e, quindi, non può attribuirsi rilievo decisivo alle risultanze catastali le quali hanno un mero valore probatorio a carattere indiziario (si cfr ex plurimus Consiglio di Stato, sez. V 24/05/2007 n. 2618);
• l’area urbana di “Bordonaro” e di “Viale Gazzi”, che sono notoriamente zone ad alto rischio criminalità, sono state sottoposte alla eliminazione della Pubblica Illuminazione, e ciò comporta e crea problemi di ordine pubblico e quindi dà possibilità a delinquere;
• l’illuminazione pubblica invece di eliminarla totalmente, così come è stato fatto – lasciando la zona in piena oscurità nelle ore notturne ottenendo il risultato opposto, quello di un pericolo costante per i residenti della zona e quello di aumentare la criminalità con alti costi per la cittadinanza, finendo per imporre un coprifuoco agli abitanti della zona, oltre a causare gravi problemi alla circolazione stradale – si potrebbe anche rimodularla illuminando con i pali dell’illuminazione accesi in alternanza o utilizzando le lampade a basso consumo così da eliminare lo spreco eccessivo di energia elettrica – ma solo dopo un’attenta valutazione dei rischi e dopo la scelta delle opportune misure di sicurezza da adottare ;
• è necessario ripristinare la Pubblica Illuminazione perché l’area è sottoposta ad una servitù pubblica di passaggio, oltre all’intrinseca idoneità del bene, che l’uso avvenga ad opera di una collettività indeterminata di persone e per soddisfare un pubblico generale interesse (Cass. Civ. II, 23 maggio 1995, n. 5637);
• a parere dello scrivente Consigliere la Via “Beppe Alfano” della zona “Case Gialle Bordonaro” e il “Viale Gazzi” a ridosso del complesso “Gaetano Alessi” sono soggetti ad un continuo uso pubblico, poiché non essendo strade cieche il transito non è vietato da cartelli o sbarre, vi sono i numeri civici, vi è la rete fognaria, ma anzi il passaggio è esercitato iuri servitutis publicae da una collettività di persone qualificate dall’appartenenza ad una comunità territoriale, tenendo presente la concreta idoneità della strada a soddisfare esigenze di interesse generale, tutti elementi che rappresentano un titolo valido ad affermare il diritto di uso pubblico di tale strada (Consiglio di Stato, decisione n. 7831 del 1 dicembre 2003)

P.Q.M. INTERROGA

il Sig. Sindaco, l’Assessore LL.PP., l’Assessore all’Energia, il Dirigente Area Tecnica, il Prefetto in ordine a quanto esplicitato in premessa onde conoscere:

• Quali sono le vere e reali ragioni che hanno indotto l’Amministrazione Comunale a disdire le utenze elettriche e le gestioni degli impianti di Pubblica Illuminazione presso il complesso “Case Gialle Bordonaro” e Viale Gazzi?
• Quali sono gli atti di proprietà, trascritti e registrati, depositati alla Conservatoria dei Registri immobiliari che attestino la proprietà privata della zona?
• Se esiste un parere tecnico per la cessione dell’area tra lo IACP e il Comune.
• Qual’è la ditta o le ditte incaricate alla gestione e manutenzione della Pubblica Illuminazione Cittadina e con quali provvedimenti siano stati dati gli incarichi e le procedure di gara e gli affidamenti con le relative bolle di lavoro e fatture pagate alla stessa o alle stesse negli ultimi tre anni?
• Se l’Amministrazione ha preso in considerazione — per operare un bilanciamento tra le esigenze di contenimento della spesa pubblica o di rivalsa verso lo IACP, per eventuali recupero delle somme senza interrompere un Pubblico Servizio e le esigenze della sicurezza interna, dell’ordine pubblico e la tutela di tutta la popolazione — che si potrebbe anche rimodulare illuminando con i pali dell’illuminazione accesi in alternanza o utilizzando le lampade a basso consumo energetico .
• Se sia stato considerata la possibilità di un annullamento della delibera riguardante la disdetta delle utenze elettriche degli Impianti di Pubblica Illuminazione e dar modo così ad un ripristino dell’illuminazione delle zone su menzionate.