Messina, il Venerdì Santo al Vittorio Emanuele “Giuda” degli Esoscheletri

Dopo il successo della maratona artistica “MC2”, realizzata al Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina con la pittrice romana di origini siciliane Solveig Cogliani e promossa da Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo in collaborazione con la Fondazione Orestiadi, EsosTheatre, il Teatro degli Esoscheletri di Sasà Neri torna in scena nella sua città con un nuovo debutto: “Giuda, la cena”.
“Giuda, la cena” è una produzione in collaborazione tra EAR Teatro di Messina e La Luna Obliqua. L’appuntamento è per le ore 21 di venerdì 14 aprile al Teatro Vittorio Emanuele di Messina.
Trentasei i performer sul palco: Gabriele Casablanca (Giuda) e Gianluca Minissale (Joshua), Luciano Accordi (Pilato), Enrica La Rosa (Maria), Margherita Frisone (Salomè), Alice Ingegneri (Maddalena), Alessandra Borgosano e Nancy Catalano (Cyborea), Giulia Alesci, Jeff Anderson, Claudia Aragona, Giandomenico Arnao, Marina Barbera, Marco Blandina, Diana Borgia, Alice Camardella, Giacomo Cimino, Cristina Dainotti, Smeralda De Luca, Michele Espro, Giorgio Galipò, Gabriella Giachinta, Riccardo Ingegneri, Martina La Rosa, Salvatore La Spada, Giuseppe Lo Presti, Marea Mammano, Leonardo Mercadante, Ninetta Napoli, Viviana Romano, Simone Siclari, Federica Sidoti, Noel Spinella, Mario Sturniolo, Roberto Tomasello, Elisa Vetrano.
Il copione, secondo la tipica modalità di EsosTheatre, è un patchwork di stralci di cronaca, testi inediti scritti dagli stessi performer, classici e saggi (tra gli altri, “Gesù, figlio dell’uomo” di K. Gibran, “Processo a Gesù” di D. Fabbri, “Il maestro e Margherita” di M. Bulgakov, le due “inchieste” su Gesù e su Maria di C. Augias, “La buona novella” di F. De André). La colonna sonora propone, assieme alle suggestioni musicali del repertorio Esoscheletri, anche nuove reinvenzioni, da Battisti ai Carmina Burana, mentre i movimenti scenici, che partono dalla “deframmentazione”, compongono vere e proprie “tappe coreografiche”.
Dietro le quinte, Sasà Neri è alla regia e alla direzione drammaturgica, aiuto regia è Margherita Frisone e assistente regia è Chiara Caravella, la direzione musicale è di Agnese Carrubba, le coreografie sono di Claudia Bertuccelli. Danilo Auditore è al service audio-luci, Simone Lo Presti è tecnico del suono e Giusy Ruggeri è amministratore di compagnia.
EsosTheatre, il Teatro degli Esoscheletri, è teatro performativo di ricerca. E’ basato sul format “Esoscheletri”, ideato e sviluppato dal regista Sasà Neri. Gli “Esoscheletri” sono performer che recitano, cantano, danzano e suonano a contatto diretto con gli spettatori, interpretando contemporaneamente un personaggio e un “io” di riferimento. I costumi di scena e il make up sono realizzati dagli stessi artisti come esito di un percorso di consapevolezza e creatività. Le performance EsosTheatre trattano tematiche ampie e scelgono sempre un punto di vista inusuale. I copioni sono miscellanee di testi. Spesso gli “Esoscheletri” usano lingue arcaiche mescolate all’italiano e all’inglese. I mash up inglobano, tra l’altro, rock, musica etnica, pop, jazz. L’obiettivo è indagare l’essere umano grazie all’evocazione e alla suggestione. Lo slogan è: noi siamo il tuo racconto. La frase-chiave è: non si va a vedere una performance EsosTheatre, si va a viverla. EsosTheatre ha sede a Messina (Italia), dove è nato nel 2011. 
HANNO DETTO DI ESOSTHEATRE
“… una performance «esagerata» di 40 attori che, in 12 ore non stop di musiche, danze, letture e recitazione di testi classici e storie di cronaca, ha tentato (riuscendoci) di centrare un obiettivo, diciamo così, semplice semplice, e cioè «indagare l’essere umano» attraverso una performance di teatro totale …” (Carlo Vulpio – Corriere della Sera)
“… occasione per riagganciare la vita nella sua forma più bella ed espressiva, quella dell’arte …” (Enzo Cappucci – Rai News 24)
“… dinamico ed estremamente erotico …” (Giuseppina Borghese – Gazzetta del Sud)
“…Teatro d’emozione … drammaturgia sperimentale di grande suggestione scenica e intimista allo stesso tempo …” (Mariza D’Anna – La Sicilia)
“… una sorta di trance in cui il tempo e il mondo si fermano …” (La Repubblica Palermo.it)
“… un effettivo momento di comunione fra pubblico e maschera …” (Luca Scaffidi Militone – Scomunicando)
"… Era come stare in riva al mare ad ascoltare un canto non udito, tra le confluenze dei giorni e le infiorescenze delle notti per svelare il disinganno …" (Roberto Cristiano – Progetto Italia News)