Vogliamo le dimissioni del sindaco e dell’intero Consiglio di Amministrazione Amam

I drammatici giorni che stanno vivendo i cittadini messinesi impongono le dimissioni del sindaco e dell’intero Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Meridionale Acque Messina.

I disagi e le criticità sono diventate insopportabili per la città tutta, dalle famiglie agli operatori commerciali, dai diversamente abili ai malati, dagli studenti a chi deve garantire i “servizi essenziali” della pubblica amministrazione.

Già ieri, in città, circolava voce che, a causa della crisi idrica, sono stati sospesi gli interventi chirurgici in qualche ospedale. A questo si aggiunge il prolungamento della chiusura degli uffici pubblici e delle scuole, arrivando a oltre settimana, salvo complicazioni, di "messa a secco".

La salute dei cittadini è fortemente a rischio.

Ora si viene a sapere che c’è chi specula sulla sete e ci guadagna profumatamente.

Il mercato nero dell’acqua è attivo. Dai giornali on line si apprende che con 100/150 euro si possono “comprare” 3mila litri di acqua che, privati, versano direttamente nel serbatoio di casa.

Ma, a quanto pare, con la crisi idrica, che durerà ancora per un minimo di 4 giorni, quei 100/150 euro, non basteranno più.

Il Partito Comunista d’Italia domanda perché, sulla questione, non si interessa l’esercito? Che aspettano sindaco e Prefetto a requisire i serbatoi da dove gli speculatori attingono il prezioso liquido? Perchè la Magistratura non ha ancora aperto un fascicolo per accertare se sussistano responsabilità?

I messinesi sono pazienti ma, come ad ogni pazienza, c’è un limite.

La Federazione provinciale PCd’I Messina