Il PD di Messina commissariato. Chi commissaria il PD di Palermo?

di Emilio Fragale

L’on. Fausto Raciti, Segretario Regionale del PD ha commissariato il PD di Messina dopo averne "dimissionato" il Segretario Provinciale ing. Basilio Ridolfo. Chi commissaria la Segreteria Regionale… magari suggerendo o prescrivendo all’on. Raciti le proprie irrevocabili dimissioni? Anche nel suo caso… gli saremmo grati per il lavoro svolto. L’ing. Basilio Ridolfo non accetti ringraziamenti da alcuno sia perchè non ne merita sia perchè gli hanno impedito (in primis i deputati con l’avallo dei vertici palermitani) di ascrivere meriti al proprio mandato. Ho più volte denunziato un partito avvitato su una autoreferenzialità avvilente, incapace di intervenire nel dibattito pubblico, estromesso dai tavoli decisionali. L’ing. Basilio Ridolfo non ha avuto la forza di portare avanti il promettente e lungimirante programma che aveva presentato ‎al partito. Purtroppo … ripeto purtroppo perchè la storia, la professionalità, la sensibilità dell’ing. Ridolfo dice altro… si consegnerà alle pagine dei media per le fasi del congelamento, della ibernazione, della liquefazione.
A Commissariare Messina una segreteria regionale che si è messa di impegno per mortificare il PD locale complice una simil-dirigenza ignava e inetta (caratteristiche comuni a qualunque ora). Ma… quando si intende commissariare la Segreteria Regionale che vanta – su piano politico – acrobazie, schizofrenie, ipocrisie, isterie, nefandezze, tra parole spese a vuoto e silenzi tragicomici, da guiness dei primati? Evito di rammentare tutte le contraddizioni e tutti gli errori, in particolare nei rapporti con il Governo regionale per non dilungarmi.
‎L’ho detto sin dall’inizio di questa brutta pagina. Fare affidamento sulla segreteria regionale era ed e’ un errore. Qualcuno esulti pure, invochi regole, chieda congressi, pretenda un nuovo tesseramento, riscriva organismi ma la "P"olitica della passione, della speranza, della proposta, dell’impegno, della testimonianza nel perseguimento del c.d. "bene comune" e’ altro rispetto a botteghe oscure di grigi burocrati.