LA STORIA “INCREDIBILE” DI OSAREMEN

«Sono nata in Valle d’Aosta e ho conosciuto mia madre nigeriana soltanto ora; in famiglia non l’avevano accettata, mi dicevano: “Ti ha abbandonato” ».
Parole forti per una storia che ha dell’incredibile. Osaremen Mangano, per gli amici Sarime, si racconta in esclusiva al settimanale ‘Diva e Donna’, in edicola domani. La concorrente di origine italo-nigeriana svela in una lunga intervista a Giorgio Michieletto, a pochi giorni dalla finale di Miss Italia, alcuni particolari della sua vita: la perdita del padre all’età di sei anni in circostanze misteriose (ufficialmente per overdose, «ma qualcuno mi ha detto che potrebbe essere stato ucciso») e l’allontanamento forzato della mamma Rita da parte dei parenti. «A mia madre – racconta Sarime – non è stato permesso neanche di andare al funerale di mio padre. Poi mi ha detto che le hanno fatto firmare un foglio in cui accettava di perdere i diritti sui figli. Così io e mio fratello siamo andati dagli zii, a Vigevano. All’inizio ci hanno detto che mamma era morta, ma alla fine abbiamo scoperto che era a Biella e qualche mese fa siamo riusciti a ritrovarla».

Una storia ancora più triste se si pensa al clima di chiusura e di diffidenza tipico della provincia italiana, che sia La Salle in Valle d’Aosta, dove Osaremen ha vissuto la sua infanzia, oppure Vigevano, nel bel mezzo della campagna lombarda, dove la miss ha compiuto gli studi, diplomandosi geometra. “Fin dall’asilo so che cos’è il razzismo – dice al settimanale diretto da Angelo Ascoli – mi chiamavano scimmia, negra di m…».

Oggi Osaremen vive con il fidanzato e fa la dj in alcuni locali. È in contatto su Facebook con Denny Mendez, la miss di colore eletta nel ‘96, che la incoraggia e la invita a inseguire i suoi obiettivi con tenacia. Tra l’altro ha promesso che la guarderà in streaming dagli Stati Uniti, direttamente sul sito de La 7.
«Diciannove anni dopo Denny Mendez, se vincessi io farebbe ancora scalpore – dice ancora Osaremen – purtroppo il razzismo esiste ancora, l’ho vissuto fin da bambina anche se sono italiana al 100%. La corona per me sarebbe una rivincita…».