Radio Zanca. la cultura è un business

di Roberto Gugliotta

Nella cattiva politica raramente si sceglie di lavorare con i migliori. Si preferisce puntare su un solo uomo con alle spalle una struttura talmente inesistente da farlo lavorare tranquillo. Il risultato è che sette decisioni su dieci nell’ambito di tutta l’attività amministrativa, vengono prese da un personale non qualificato. E se giri per le vie della città trovi conferma che … è tutto un casino. Prendete la cultura, la grande bugia che spesso spacciano per nutrimento civile… sul palcoscenico del TEATRO VITTORIO EMANUELE  si sono avvicendati uomini politici, registi e attori. Con quali risultati? Con quali meriti? Ogni volta un casino. Una polemica. Un gran putiferio… Resto di sasso. Vicende umane tristi e poco dignitose che lasciato trapelare – ma con discrezione – la nostra nostalgia per il 1848, l’anno delle rivoluzioni liberali. E si capisce. Se in palcoscenico ci sono gli uomini politici, in platea ci sono i giovani, che purtroppo per loro, non hanno memoria. Anche perchè sono disinformati: troppe markette mascherate da notizie. Di quelle che hanno l’eterno fascino delle favole raccontate ai bambini. Il mondo è pieno di uomini cattivi, cattivissimi che recitano sempre anche quando non hanno la stoffa nè le qualità necessarie. Recitano perché tengono la tessera giusta, frequentano i politici vincenti. La vita è memoria, non tutti siamo in vendita. Non credo che per voltare pagina ci siano grandi problemi pratici. E’ più un problema culturale. Non siamo abituati a farlo e ci sembra quindi difficile poterlo fare. Ma perseverare sarà sempre più diabolico. E soprattutto sempre più costoso.