Per un nuovo miracolo messinese: facciamo studiare Renato Accorinti

Bisogna ripartire dal basso. Lavorare sulle fondamenta. Chiarire i fondamentali come si fa con i bambini: si parte dall’abc, mica dalla semiotica dell’ipertesto. Insomma: bisogna educare Renato Accorinti. Bisogna ripartire dal basso. Si potrebbe partire con la lettura quotidiana di un blog a scelta, che permetterebbe al portavoce degli ULTIMI di riprendere il contatto con la realtà, con la storia quotidiana. Una volta recuperato l’uso del linguaggio si potrebbe proseguire con un corso intensivo dedicato allo studio della Costituzione Italiana: lettura e meditazione di un articolo alla volta, un giorno per volta, poi esamino finale. E poiché chi va a scuola di solito va anche in gita, al corso si potrebbe aggiungere una trasferta di studio fra i banchi scolastici di Messina. C’è tanta bella roba di ragazzi che non hanno un padre che li raccomandi nè un cognome influente. Le regole, il merito, il lavoro frutto del sudore… Nelle bocche ma non nei fatti. Le reali motivazioni di questo cattivo andazzo le conosciamo tutti… ma dal dire al fare c’è di mezzo la poltrona. E una volta di più ci voglione le "palle". Ci prendono in giro con il ritornello "che è tutto sotto controllo". Tutto normale. Coraggio Ultimi la vita ci sfida e ci mette davanti di tutto: anche falsi paladini. È l’abc, d’accordo. Si tratta d’un lavoro impervio, d’accordo. Ma da qualche parte bisognerà pur cominciare per compiere, questa volta almeno, un nuovo miracolo messinese.