Spanò: I lavoratori del CAS non hanno privilegi contrattuali

Risulta assolutamente intollerabile che per coprire l’ennesimo scandalo e occultare la scellerata gestione politica del CAS si tenti di scaricare le responsabilità sui lavoratori dipendenti annoverandoli a presunti privilegiati con stipendi da nababbi. La FILT-CGIL può affermare senza possibilità di smentita che le retribuzioni erogate ai lavoratori sino ad oggi sono quelle previste, non da un presunto contratto aziendale, ma dal CCNL dei lavoratori dipendenti da aziende esercenti attività autostradali in concessione come avviene in tutto il resto del Paese.
Tale contratto prevede retribuzioni che sono del tutto in linea ed equiparabili a parità di condizioni e di orario effettuato a tutte le altre categorie di lavoratori dipendenti degli altri settori e delle altre categorie. Lo stesso prevede che per alcuneattività mansionitipiche come gli esattori e per alcune tipologie di servizi come quelli dei caselli, turni che si articolano nell’arco delle 24 ore per tutti i giorni della settimana e che per essere garantiti devono essere indennizzate,(festivo, notturno, ecc.). Avviene anche che per la carenza di organico ormai strutturale l’azienda chiedal’effettuazione dello straordinario che per contratto è obbligatorio .
Ma tutto questo considerato che un esattore ha uno stipendio tabellare di circa 1.600 euro nette non ha mai portato nessuno ad avere 2.900 euro di stipendio mensilemagari dopo aver fatto turni e orari massacranti. L’anomalia è rappresentata invece dal tentativo cervellotico della Regione di applicare il contratto dei regionali che ha bloccato tutti gli adeguamenti previsti dai due rinnovi del CCNL per cui ai lavoratori del CAS da sei anni non vengono applicati i rinnovi come è avvenuto in tutte le aziende di autostrade con il paradosso che percepiscono circa 300euro mensili in meno rispetto ai loro colleghi. Questa è la verità, altro che privilegi, questo è un altro fumogeno con il quale si vuole fare passare come tentativo di risparmio l’obiettivo della pubblicizzazione di altri 400 dipendenti che andranno a ingrossare l’organico della Regione.
Non lo si può fare infangando i lavoratori.

Il Segretario Regionale
Franco Spanò