Decoro amministrativo di Brolo

Non avremmo voluto dire null’altro riguardo alla querelle relativa alla pulizia dei locali del cinema comunale, ma fatti e atteggiamenti di un Amministratore ci inducono a chiarire la nostra posizione. Apprezziamo che l’Amministratore sia tornato sui suoi passi (questa volta siamo sicuri che non parli a titolo personale in quanto le sue parole sono il frutto di un’intervista), ma questo Laboratorio è stato oggetto di un attacco gratuito e non pertinente. Ricordiamo che, dopo aver chiesto chiarimenti sulla trasparenza amministrativa, ci è stata indirizzata attraverso un messaggio su Facebook la seguente accusa: “Colgo l’occasione inoltre per invitare la suddetta associazione politico/culturale che più volte ha dimostrato di avere a cuore il bene del paese, anche sotto l’aspetto igienico sanitario, a recarsi presso il cinema comunale ed a guardare in che stato LORO lo hanno lasciato dopo quella famosa serata di maggio. Alle belle parole dovrebbero seguire i fatti, li invito quindi a rendersi disponibili per riconsegnarlo, quanto prima, all’amministrazione comunale nello stesso stato in cui gli fu consegnato”.
Un componente del nostro gruppo, probabilmente con modi “coloriti” che gli appartengono, risponde sicuro di avere ripulito il cinema comunale insieme ad altri ragazzi, dichiarandosi disponibile a pubblicare le foto. Ma lo stesso componente di “Io Amo Brolo” riceve, tra le altre, anche questa risposta: «le foto te le pubblico io cosa che non ho voluto fare in questi mesi. Uno schifo e modera i toni che non credo di aver offeso nessuno. Lo stato in cui si trovava il cinema è stato visto da almeno 20 persone».
Alla fine, le foto le abbiamo pubblicate Noi e se non fosse stato per la Curiosità di un “Cittadino”, che vogliamo pubblicamente ringraziare, magari non avremmo scoperto che il 9 giugno 2014 si era tenuta un’altra manifestazione nei locali del cinema e ancora saremmo ingiustamente messi alla gogna e la cittadinanza ci guarderebbe come coloro che non hanno “rispetto per la cosa pubblica”. Purtroppo, nonostante la ricerca della pace sociale, viviamo in un clima incandescente, reso ancora più fervido dalle – probabilmente sprovvedute – dichiarazioni di chi rivestendo una carica pubblica dovrebbe gettare acqua sul fuoco, ponendo fine ad una polemica gratuita e basata su falsità. Invece, l’Amministratore, pur essendo in evidente errore, nel tentativo di riprendere la situazione, inserisce nelle dichiarazioni rilasciate ad un giornalista, in cui difende legittimamente a spada tratta il proprio operato, questa affermazione:
“Torno sui miei passi. A lasciar sporco quel sito non sono stati i giovani dell’associazione “io Amo Brolo”. Avevo avuto informazioni errate. Altri hanno utilizzato il cinema comunale successivamente. Un’istituzione pubblica. Sono stati questi che hanno lasciato sporchi i locali. Non cambia il mio modo di pensare… Bisogna aver rispetto della “cosa pubblica” sopratutto quando questa è stata concessa gratuitamente. Bisogna lasciar tutto – luoghi, cose e strumentazioni – nello stato in cui lo si ha avuto. Questo significa avere rispetto della cosa pubblica. Questa sarà la regola da oggi in poi”. Le contraddizioni dell’Amministratore tra quanto scritto su Facebook e quanto rilasciato nell’intervista sono palesi e per questo non riteniamo sufficiente un “passo indietro”, che, a nostro avviso, avrebbe avuto senso farlo sull’orlo del precipizio e non dopo essere caduto nel burrone.
Sarebbero bastati un post su Facebook (visto che lì tutto è nato), una telefonata o incontrare i cittadini accusati che hanno a cuore la “cosa pubblica”, invece di continuare a gettare “spazzatura” senza aver appurato la realtà dei fatti. Questo non è un comportamento corretto e leale, né tantomeno si addice ad un Amministratore Pubblico. Nessuno può arrogarsi il diritto di accusare e condannare ingiustamente chiunque la pensi in maniera diversa dalla propria persona. Non si può lapidare la dignità di un gruppo per poi “uscirsene” con un semplice “passo indietro”. Troppo comodo e poco rispettoso nei confronti di cittadini dello stesso comune di cui l’Amministratore è rappresentante ufficiale e del quale dovrebbe esserne un esempio.
Infine, concludendo il doveroso discorso sul “decoro amministrativo” e condividendo l’importanza che l’Amministratore dà al rispetto della cosa pubblica, segnaliamo, come era già accaduto nell’immediato dopo festa in contrada Piana, che anche a Lacco gli interventi di pulizia della contrada sono avvenuti a quasi una settimana dalla festa.

Laboratorio politico – culturale
Io Amo Brolo