La rete fognaria in città è in ginocchio

Il sottoscritto consigliere della Terza Circoscrizione Alessandro Cacciotto inoltra la presente al fine di significare quanto segue. E’ proprio il caso di dirlo: la rete fognaria in città fa acqua da tutte le parti e soprattutto, visto che parliamo di acque nere, con un costante rischio igienico – sanitario per i cittadini. Non manca giorno in cui in città, e in particolar modo nelle periferie, non si registri un problema più o meno importante all’impianto fognario. Un sottoservizio ormai vetusto, ormai al collasso avverso il quale non si riesce più a fronteggiare se non per “tamponare”. Il centralino dell’A.M.A.M. è quotidianamente caldo, i villaggi, le periferie, da Camaro a Bisconte, passando per Catarratti, Bordonaro, Gazzi, Villaggio Santo, sono le zone cittadine che soffrono di più. La “partecipata del Comune”, con in testa il Presidente Anastasi non ha mai fatto mancare il suo supporto, ma è evidente che non è più possibile andare avanti “combattendo” l’emergenza, senza un programma a lungo raggio e con un personale tecnico sottodimensionato.
L’espurgo fogne è tra gli interventi più frequenti: come un ambulanza del pronto soccorso si cerca di rimediare, a volte per pochi giorni, a piccoli grandi problemi: molti cittadini sono letteralmente costretti a convivere assai spesso con odori nauseabondi, con rigurgiti fognari all’interno delle proprie abitazioni. Insomma un vero dramma, se si pensa che non mancano casi di persone con malattie anche respiratorie. Senza pensare il costo di questi ripetuti, quanto temporanei, interventi! Anche la rottura con contestuale sostituzione di una tubazione diventa impresa ardua da realizzare. E’ evidente che, se il Comune e l’A.M.A.M. non decidono di sedersi ad un tavolo per programmare una strategia di rilancio, saremo sempre con i soliti e cronici problemi e con l’illusione che questi come per magia possano risolversi.
E’ indispensabile reperire delle risorse economiche ingenti, spazzare via un sistema fognario che in alcune zone della città risale addirittura ai tempi mussoliniani, ed iniziare una ristrutturazione integrale della rete fognaria in città. Non ci sono altre strade!
Altra nota dolente: è piuttosto evidente che il personale tecnico all’interno dell’A.M.A.M. è deficitario: non mancano casi in cui una malattia o delle ferie legittime di un tecnico mettano in ginocchio ancora di più la partecipata con conseguentemente aggravio di problemi per i cittadini. Sarebbero auspicabili poche figure tecniche ma giovani e desiderosi di mettersi in gioco (ingegneri e geometri su tutti). Tutto ciò premesso, il sottoscritto consigliere circoscrizionale
Chiede
Alle SS. LL. in indirizzo, anche nella logica dell’efficienza, della programmazione e della razionalizzazione della P.A., di concordare una politica comune, di reperire risorse economiche che siano in grado di ristrutturare ed ammodernare integralmente il sistema fognario in città ormai al collasso soprattutto nelle periferie, nonché di valutare l’opportunità di integrare l’organico tecnico con nuove figure professionali.