FEDERAZIONI PENSIONATI RISPONDONO A MANTINEO

La colpevole miopia dei “profeti di sventura o, peggio, dei tribunali del popolo”, non in grado di apprezzare la “capacità mostrata nel captare risorse nazionali e comunitarie”, da parte del Sindaco di Messina e del suo Assessore alle Politiche Sociali!

C’è da rimanere increduli, stupiti, ma anche avviliti e sconcertati dalla risposta inviata a mezzo stampa dall’Assessore Nino Mantineo sul gravissimo rischio di perdere i finanziamenti per i progetti sull’assistenza domiciliare integrata agli anziani non autosufficienti, per i servizi all’infanzia del Comune di Messina e per la tenuta del sistema dell’offerta dei Servizi Sociali comunali, in genere. Ci sono osservazioni di metodo e di merito, sulla nota dell’Assessore, che riteniamo necessario porre all’attenzione di tutti.
Sul metodo:
quando non si sa cosa dire o, per dirla più chiaramente, si ha la coda di paglia, la reazione normale è il fastidio e, addirittura l’aggressività nei confronti di coloro che si permettono di dire: “il re è nudo!”.
Si utilizza, quindi, la consolidata prassi di gettare sugli altri le responsabilità presenti, passate e, se del caso, future. E ce n’è veramente per tutti, pure per il Dott. Bruno, dirigente del Dipartimento per le Politiche Sociali, al quale l’Assessore Mantineo (che ha anche la delega per il personale), durante lappassionata elencazione delle qualità che dovrebbe (o deve?) caratterizzare un’efficiente amministrazione, dichiara: “Ci serve la caparbietà che è vero segno di intelligenza politica e amministrativa <<attenzione, però, che non diventi semplicemente cocciutaggine, cosa molto diversa dalla perseveranza costruttiva –ndr-); cosìcché, di fronte alla difficoltà, bisogna sapere trovare le soluzioni; in primo luogo questo compito, almeno dal punto di vista amministrativo e organizzativo, compete ai Dirigenti”.
Da ultimo, fermo restando l’imperativo categorico di non disturbare il manovratore con sterili, quanto inopportune esternazioni, si conclude con una benevola raccomandazione: “Alle forze politiche, sindacali e sociali, raccomanderei di concorrere alla coesione e non alla disperazione sociale. Uniti in comuni obiettivi, si guadagna la credibilità che questa città e la sua gente tutta si merita”.
Questo è il metodo: proclami, annunci, promesse, risposte stizzite.
I pensionati di CGIL, CISL e UIL, insieme alle rispettive confederazioni, hanno sempre cercato il dialogo costruttivo, ma difficilmente hanno avuto riscontri positivi. Quando le decisioni, unilaterali, si assumono nelle segrete stanze e non ci si confronta con le forze sociali con chiarezza e trasparenza, le pezze che si cerca di mettere poi, non risolvono alcunchè, anzi, ottengono l’effetto contrario.
Sul merito:
La possibilità del Comune di Messina di anticipare le somme necessarie all’avvio dei progetti approvati, “non appare di facile applicazione”, tranne che venga trovata una soluzione da parte della Regione Sicilia (con un abbattimento percentuale delle anticipazioni a carico del Comune), o che venga autorizzato il ricorso all’indebitamento esterno.
Viene anche ipotizzata la possibilità del ricorso ai Fondi comunitari, ma è un’ipotesi futura, come dice lo stesso Assessore: “E questa strada rimane obbligata se si vuole rendere il nostro Comune capace da qui in avanti di cogliere tutte le opportunità che deriveranno dai Fondi comunitari, prima che da quelli statali o regionali che, invece, si vanno riducendo a livelli minimali”.
Tenuto conto delle difficoltà organizzative e di carenza di personale che affliggono il Dipartimento delle Politiche Sociali, la risposta dell’Assessore, lungi dal fugare i nostri timori, ci preoccupa ancora di più.

F.to
SPI-CGIL FNP- CISL UILP-UIL
(G.Locorotondo) (B.Zecchetto) (C.Catania)