Europa. La flessibilità c’è? Sì!

La benedetta flessibilità, di cui tanto si parla c’è. Vediamo di capire. Sforare il deficit fissato al 3% significa consentire al nostro Paese la possibilità di investire, creare occupazione, aumentare la disponibilità finanziaria delle famiglie, incrementare i consumi e rilanciare l’economia. Ovvio, che l’ulteriore spesa non deve essere indirizzata su quella corrente ma sugli investimenti. Il vincolo del 3%, secondo i Trattati si può superare in particolari condizioni economiche negative e temporaneamente, ed è questo il caso dell’Italia. Se non si vuole sforare il 3% di debito si possono considerare gli investimenti non inclusi nel tetto del 3%. Si tratta di accordarsi con l’impegno di varare le riforme, che non è quella del Senato, ma quelle che consentono di liberare l’Italia dai mille lacci e lacciuoli: fisco, giustizia, burocrazia. E’ questa la musica che vogliono sentire in Europa. Le belle parole, i discorsi appassionati hanno bisogno di atti concreti, del fare più che del dire. Riuscirà questo Governo? I prossimi sei mesi saranno decisivi per valutare "il fare".

Primo Mastrantoni, segretario Aduc