Eurispes. Una proposta a Renzi: Distruggere Frankenstein e creare migliaia di posti di lavoro

Si apre oggi a Pozzuoli il X Congresso della UIL Camapania, che quest’anno ha come tema “Dal territorio ricostruiamo il Paese, l’Europa”. Tra i relatori il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, che nel suo intervento ha voluto lanciare una proposta al Governo. Al centro della proposta l’idea di un “programma (piano straordinario) di disintossicazione” di quei territori interessati, negli ultimi decenni, da insediamenti industriali ormai abbandonati o inutilizzati, seguendo un percorso di “demolizione, risanamento, riqualificazione, riutilizzo”. Un progetto che potrebbe produrre migliaia di posti di lavoro, attivare una nuova economia, restituire i territori alle loro vocazioni naturali, creare nuovi percorsi di sviluppo concentrati su ricerca scientifica e tecnologica, servizi qualificati, turismo, cultura, agroalimentare. Secondo l’Eurispes, un piano così congegnato, guidato dal principio della “ristrutturazione creativa”, potrebbe essere finanziato dalla Banca Europea per gli Investimenti, e, insieme, attrarre capitali privati, specialmente nella fase di riqualificazione e rilancio.
«Occorre quindi – spiega il Presidente dell’Eurispes – promuovere una nuova politica che sia di “imprenditorialità del territorio” e non sul territorio, come viceversa è stata condotta con una certa irresponsabilità fino a oggi. Una politica seria di “imprenditorialità del territorio” passa, in primo luogo, attraverso la consapevolezza che si deve fare “scempio dello scempio”, decostruendo senza timore e rammarico le migliaia di tonnellate di cemento e acciaio che deturpano le coste, le città, i siti archeologici. È necessario abbattere le “cattedrali nel deserto”, le autostrade mai aperte e che conducono al nulla, gli insediamenti industriali abbandonati o improduttivi». Avere quindi la responsabilità, più che il coraggio, di distruggere per poter ricostruire in modo intelligente. Questo è il primo passo verso una sana “imprenditorialità del territorio” che implica un’analisi geo¬economica, una valutazione dei costi-benefici delle iniziative legate ad una radicale riconversione del capitale fisso sociale inutilizzato, la ricostruzione mirata di nuove infrastrutture e servizi avanzati, in grado di restituire grandi porzioni del territorio alle loro vere e originali vocazioni, recuperando gli equilibri ambientali, promuovendo nuove attività coerenti con le sfide della globalizzazione, incentivando in particolare quegli investimenti nell’industria turistica e culturale che sono le grandi e naturali risorse del Paese.
«Il desiderio di modernità, l’ansia di crescere, il miraggio di una ricchezza a portata di mano, il mito dell’industrialismo a tutti i costi – secondo Fara – hanno provocato la distruzione di grandi fette del nostro ambiente naturale e di grandi patrimoni culturali e tradizioni locali. Il Paese è cresciuto per successive aggregazioni e assemblaggi, così come il dottor Frankenstein costruì il suo mostro in laboratorio. Forse è arrivato il momento di sopprimere il mostro».
La proposta al Governo nasce dall’incontro che si è svolto a Roma a fine giugno, tra John K. Galbraith, economista, membro del Comitato Scientifico Eurispes, Bruno Amoroso, responsabile del Dipartimento economico dell’Istituto, Paolo De Nardis, sociologo e presidente del Comitato Scientifico, Pietro Folena, consigliere dell’Istituto e presidente Associazione Metamorfosi e Gian Maria Fara, Presidente dell’Eurispes. La giornata di riflessione è stata propedeutica per preparare la riunione plenaria del Comitato Scientifico, prevista per il prossimo mese di settembre. L’Eurispes ha quindi deciso di promuovere un tavolo permanente di studio, aperto al contributo di Istituzioni, centri di ricerca, Università, aziende private e singoli studiosi. L’obiettivo è quello di realizzare una mappa nazionale dei siti e degli insediamenti da eliminare e mettere a punto progetti di bonifica, riqualificazione e rilancio dei territori interessati.
In questo contesto, l’Istituto lancia una campagna e invita a inviare la propria adesione, proposte, suggerimenti e immagini dei “mostri da abbattere” distruggerefrankenstein@eurispes.eu