Giuseppe DE LEO – Nora SCUDERI sul Bilancio Consuntivo 2013

A oggi l’amministrazione Accorinti non ci ha fornito nessun dato relativamente al Bilancio Consuntivo 2013, il gruppo del Megafono – Lista Crocetta, come più volte espresso nelle sedute di Commissione Bilancio e nei consigli comunali, ritiene che il danno minore per la nostra città e per i cittadini(che già pagano il massimo delle tasse) sia la dichiarazione di dissesto del Comune di Messina.
Diversi sono stati i passaggi incerti dell’amministrazione e a oggi, giorno dell’approvazione prevista “per legge” del Bilancio Consuntivo 2013, non c’è traccia di documenti contabili.
Ci chiediamo, se il ruolo del consiglio è un ruolo di controllo, come dovremmo agire rispetto alla totale mancanza di informazione? Come dovremmo effettuare le dovute verifiche?
Gli elementi a sostegno del dissesto:
 Un piano di riequilibrio inesistente e non ancora approvato, quindi di fatto, non c’è l’accesso al Fondo di Rotazione Nazionale che dovrebbe aiutare il comune a risanare le sue casse disastrate, oltre la necessità di dimostrare che nei prossimi dieci anni azzererà i propri debiti e sistemerà una volta per tutte i propri bilanci, allineandoli con quelli delle partecipate.
 Un richiamo della Corte dei Conti, rispetto alle spese sostenute nell’ultimo periodo.
 La mancanza, nel bilancio consuntivo dei dati relativi le aziende partecipate.
 Le indagini aperte dalla procura, sulla mancata dichiarazione di dissesto finanziario del comune per gli anni 2009-2012.

L’amministrazione comunale ha la consapevolezza della grave crisi finanziaria in atto e della necessità di progettare un’azione di risanamento che non sia più esclusivamente basata su complesse manovre finanziarie, la cui unica conseguenza è il peggioramento dei livelli di indebitamento complessivo della Città e delle sue società partecipate.
L’azione di risanamento doveva (e deve tutt’ora) procedere ad una sostanziale rivisitazione dei processi di erogazione dei servizi e dell’organizzazione generale delle risorse .
Contesto di legalità che deve necessariamente partire con l’annullamento degli atti tesi a nascondere la reale crisi finanziaria, e con la revoca dei provvedimenti che, nel merito, comportano certezza o rischio grave di peggioramento della stessa crisi.
Cosa serve di più all’amministrazione per deliberare il dissesto e portarlo in consiglio comunale?

I Consiglieri Comunali
Il Gruppo del Megafono – Messina
Giuseppe DE LEO – Nora SCUDERI