La comunicazione democratica UEista

di Vincenzo Mannello

Ritenevo fosse piú opportuno star zitto fino ai risultati definitivi delle europee. Solo con dati certi ritengo ognuno poi possa fare le valutazioni che crede piú opportune. Ma dai maggiori media, tutti schierati svisceratamente in favore dell’UEismo e del suo dio minore, l’euro, è improvvidamente partita la controffensiva per il voto in Olanda: "sconfitti gli euroscettici, aumentano i votanti". Questo su tutti i giornali, in radio e televisione. RadioTiranauno è da stamattina presto che sottolinea "la imprevista sconfitta di Wilders con il suo xenofobo Pvv". Facendo così direttamente campagna elettorale di fatto contro i presunti euroscettici italiani, in violazione del servizio pubblico. Inutile rivolgersi a questi "paladini dell’informazione". Non danno spazio neppure se… (fate voi). Quindi faccio presente alla libera informazione le immediate considerazioni di un qualsiasi normale essere pensante quale ritengo di poter essere. Primo: ma se ancora i voti reali non si conoscono, e per giunta riguardano solo uno, due paesi come si può già sentenziare? Secondo: per me (che negli euroscettici non ho alcuna fiducia perché proprio contesto in toto la esistenza stessa della Unione Europea e li giudico speculari agli UEisti) contano i dati relativi alla partecipazione al voto del popolo sovrano. In Olanda ha votato il 37%, in Gran Bretagna ancor meno. Questi primi risultati dimostrano ampiamente come l’UEismo sia solo una dittatura del nuovo secolo, basata sul potere dei soldi… quelli con cui compra mercenari di tutte le specie. Per gestire in subappalto quel potere oramai rifiutato da 2/3 dell’elettorato. A ora olandese e inglese, stando a dati certi e inconfutabili. Lunedì vedremo quanto l’astensionismo disgregatore dell’UEismo avrà attaccato il cadavere di Bruxelles.
Come anticorpo al contrario: un virus liberatorio dal male per far risorgere i Popoli d’Europa.