I perché di una scelta

La Lega Nord nel 2011 aveva barattato l’istituzione della Festa del 17 marzo, festa dell’Unità italiana e della bandiera, con la concessione, anche alla Regione Lombardia, di una giornata di festa regionale. I leghisti non han perso tempo e già nel 2013, appena arrivati a poggiare le terga sullo scranno del governo lombardo, han stabilito di far festa il 29 maggio. Il 29 maggio del 1176 i Comuni di Como, Pavia, Lodi con altri minori si erano alleati con Federico Barbarossa contro la Lega Lombarda capitanata dall’odiata Milano – Varese era di la da nascere ma in compenso gli abitanti di Velate, oggi frazione di Varese, si erano schierati contro Milano al fianco di Federico Barbarossa-. Siamo di fronte a una festa secessionista ma tutta lombarda; da una parte, a fianco di Federico Barbarossa stava tutto il territorio di quel che sarà il Ducato di Milano, Milano esclusa , dall’altra i vincitori della Lega dei Comuni. I velatesi, sindaco di Varese incluso, dovrebbero esporre le bandiere listate a lutto. Hanno perso, cosa festeggiano? Così Como, Lodi, Pavia… Festeggiare potrebbe esser paragonato a un evento grottesco come pretendere che tifosi di calcio dell’Inter si mettano a festeggiare lo scudetto della Juventus sventolando bandiere bianconere. Ma dai!
L’associazione Varese per l’Italia 26 maggio 1859 ha quindi pensato di rispettare la data del 29 maggio ma di celebrare ben altro evento, per nulla secessionista.
In accordo con l’associazione Farotricolore di Desenzano del Garda si è pensato di radunare per la festa lombarda il maggior numero di associazioni risorgimentali a Curtatone e Montanara, periferia di Mantova, terra lombarda, dove il 29 maggio 1848 qualche migliaio di volontari in gran parte studenti universitari toscani e napoletani fermarono per qualche ora l’avanzata dell’esercito austro ungarico dell’indimenticabile Radetzky, colui che fece impiccare in un solo anno più di mille patrioti, preti cattolici compresi.
I napoletani hanno mandato a Montanara uno scritto che è verrà letto durante la cerimonia ufficiale e i toscani, pisani e livornesi, senesi e fiorentini saranno presenti con una delegazione. Lombardi di Varese, Gallarate, Lodi, Como, Brescia e Desenzano non fanno mancare la loro presenza così come Novara, Verona, Bologna.
Quel 29 maggio 1848, tra la migliore gioventu’ combattente, c’erano due giganti dell’arte italiana: Carlo Lorenzini, meglio conosciuto come Collodi, l’autore di Pinocchio ed un altro grande della pittura del secolo, Silvestro Lega.
I giovani studenti, tutti male equipaggiati ed armati, non addestrati, con truppe di linea in gravissima inferiorità numerica, avevano tenuto testa per un intero giorno ad uno dei più potenti e feroci eserciti , dimostrando tutto il valore della gioventù della nascente nazione italiana e la forza delle idee che la sorreggeva.
“…. Io son di quei che intrepidi contesero il passaggio a trentamila austriaci il ventinove maggio “
Torneremo lì, ogni anno, per la festa della regione Lombardia, quella del 29 maggio, a ricordo di una pagina tra le più commoventi ed eroiche di tutto il Risorgimento, della più bella gioventù di allora. Viva la Lombardia, viva Curtatone e Montanara. Viva l’Italia.

Roberto Gervasini – Varese per l’Italia 26 maggio 1859