Servizi Sociali a Messina, quale cambiamento?

“Questi anni di governo della città hanno mostrato i loro effetti disastrosi nell’assenza di politiche sociali: a pagare sono state soprattutto le famiglie, i poveri, i disabili, i minori, gli anziani. […] La condizione disastrosa finanziaria del Comune non può tradursi in ulteriori tagli sociali. […] Il metodo sarà partecipativo, partendo da una seria analisi dei bisogni per individuare le urgenze, le necessità, le priorità per programmare interventi e iniziative sociali rispondenti alle problematiche della comunità”. Così scriveva, quasi un anno fa, il Prof. Nino Mantineo, oggi Assessore alle Politiche Sociali. Erano alte, vista anche la sensibilità di Renato Accorinti sul tema, le aspettative che i cittadini messinesi riponevano nelle scelte che il Prof. Mantineo avrebbe dovuto portare avanti nello spirito del “cambiamento” e della “rottura con il passato”. Il MoVimento5Stelle Messina – Grilli dello Stretto già la scorsa estate aveva sollevato diversi dubbi sui bandi emanati da questa amministrazione e sulla gestione dei Servizi Sociali.
Le preoccupazioni della scorsa estate, purtroppo, sono sempre più attuali e traspaiono quotidianamente dagli organi di stampa locale quando riportano la voce dei soggetti interessati.
Le poche e confuse azioni sinora poste in essere dall’Assessore Mantineo devono farci riflettere e l’amministrazione dovrebbe decidersi a chiarire verso quale modello di gestione e con quali risorse intende affrontare i crescenti bisogni di Messina. Quali risposte intende dare Mantineo agli operatori che ormai da anni sono sottoposti ad una intollerabile incertezza sul loro futuro lavorativo? Perché l’Amministrazione che avrebbe dovuto cambiare Messina dal basso sta, invece, continuando a contaminare i servizi sociali con la politica, così come fatto dai tanto criticati Sindaci e Commissari che l’hanno preceduta? Perché questa Amministrazione, che si professava tanto vicina agli ultimi, continua a produrre bandi a trattativa privata che privilegiano sempre le solite Cooperative e che non tengono conto della qualità dei servizi offerti? Perché si continua a non prevedere alcun monitoraggio e/o valutazione dei servizi e si continua a produrre proroghe su proroghe e tagli lineari ed indiscriminati, facendo vivere i lavoratori e gli utenti in un clima di macelleria sociale che sta soffocando un settore che fino a qualche anno fa assicurava alla Città un buon livello di assistenza sociale? Il MoVimento5Stelle Messina – Grilli dello Stretto si augura vivamente che questa amministrazione non ripeta gli errori del passato, quando la gestione dei Servizi Sociali era diretta e l’erogazione avveniva tramite carrozzoni politici accompagnati da qualche contributo a pioggia per il volontariato. Occorre, invece, avere una visione di ampio respiro che colleghi le politiche per il sociale con le politiche per il lavoro, al fine di creare un welfare di comunità che alzi nuovamente i livelli di capitale sociale e punti alla creazione di posti di lavoro stabile e qualificato. Orientare le scelte politiche e destinare risorse alla nascita di nuove imprese sociali con cui co-progettare il futuro della Città è quasi un obbligo di legittimità in linea con le raccomandazioni dell’Unione Europea: l’Europa dei Popoli e non quella dei poteri forti. Non smetteremo mai di ricordare che dalla stabilità delle condizioni dei lavoratori dipende anche la qualità dei servizi resi e che le normative vigenti, dalla Costituzione alle leggi speciali in materia di Cooperazione Sociale (n. 381/1991) e di Servizi Sociali (n. 328/2000) attendono solo di essere correttamente applicate, poiché solo una programmazione adeguata ai bisogni del territorio e la creazione di contesti favorevoli alla crescita ed al benessere della comunità potranno consentire la realizzazione dei principi di mutualità, solidarietà e democrazia.