Paolo David & virus Ebola a Messina

Il Consigliere comunale Paolo David, in riferimento alla circolare ministeriale del 4 Aprile, “segretata” all’opinione pubblica, del Ministero della Salute, con il presente comunicato intendo porre l’accento sulla incombente e probabile diffusione del virus Ebola a Messina. Mentre la Sicilia si trova al centro di una “invasione” di immigrati provenienti dal continente africano, nessuno nè giornalisti, nè istituzione, nè amministrazione locale, diffonde alcuna notizia riguardo il rischio concreto di una diffusione del “mortale” virus Ebola nella nostra già martoriata città. Nonostante lo stato d’allerta “dichiarato” e “conclamato” dal Ministero della Salute, a Messina non sono state poste in essere misure di sorveglianza cautelative e di prevenzione adeguate, in quanto il Sindaco si preoccupa solamente di dare accoglienza, anche se non adeguata, senza tener conto dei rischi che incombono nella città e per i cittadini. Nè il Sindaco nè le autorità preposte, si sono preoccupate di attuare una profilassi adeguata per limitare i rischi di contagio di un virus altamente letale che può falciare le vite di molti cittadini; cittadini che in questo momento non vengono tutelati neppure sotto il profilo sanitario, solo per dar sfogo alla personale ma egoista “ideologia” di accoglienza scriteriata, degli immigrati nella nostra città. E poi, in quale condizione vengono sistemati gli immigrati? E’ assurdo pensare di attivare un piano di accoglienza ammassando più di 500 immigrati nelle tendopoli del Pala Nebiolo, trasformandola in una improvvisata, ma non adeguata, struttura di accoglienza, sita in una zona residenziale, dove ci sono numerose scuole e quindi la presenza di numerosi ragazzi e bambini, una categoria da proteggere e tutelare e non da esporre a rischi. Mi chiedo quali sono stati i mezzi e le tecniche utilizzate dal personale della Croce Rossa Italiana nel verificare e soprattutto nell’assicurarsi che nessuno dei 361 immigrati, ultimi sbarcati, sia portatore del virus Ebola, considerato che il tempo di incubazione del virus, dato allarmante, varia dai 2 ai 25 giorni circa. Quindi come si fa all’arrivo degli immigrati a stabilire con estrema certezza che ognuno di essi sia un soggetto sano e che non metta a rischio la nostra città. Non è stato attivato nessun codice rosso per effettuare controlli adeguati; quel codice rosso che è stato già attivato dai principali aeroporti Europei, a differenza di quanto fatto in Italia e in Sicilia in particolare.
Considerato che il parlamento Italiano sembra temporeggiare nell’attuare adeguati provvedimenti in merito e che l’amministrazione Comunale sia più propensa all’accoglienza degli immigrati e non alla salvaguardia della salute dei cittadini; Ricordando che la Sicilia è una Regione a Statuto Speciale e che in questo momento è la Regione Italiana maggiormente esposta, per la sua posizione geografica che favorisce gli sbarchi di immigrati dal continente Africano, inviterei il Presidente della Regione a dimostrarsi più sensibile a questa emergente problematica, attuando delle misure che limitano l’entrata e gli sbarchi degli immigrati in Sicilia, attivando una rigida sorveglianza e un rigido controllo dal punto di vista sanitario, prima che sia troppo tardi e la Sicilia diventi un’isola infelice investita dalla presenza di questo letale virus Ebola. Quello che chiedo è di cercare di coniugare la difesa della vita umana con la tutela dei diritti del cittadino

IL CONSIGLIERE
Paolo David