Radio Zanca: Il caso Francantonio Genovese

di Roberto Gugliotta

E’ stata una settimana dura. Anzi, durissima, la fatica di seguire tutte le puntate della telenovela della famiglia Genovese contemporaneamente su blog, tivvù e giornali. All’onorevole Francantonio non hanno risparmiato nulla: lo hanno fatto nero. Anzi di più. Sarà anche discutibile lo stile di Francantonio e signora, ma che ipocrisia in chi dice "adesso si respirerà aria pulita"! Non è vero che dopo il ciclone giudiziario sulla Formazione la politica non è più la stessa, non può essere più la stessa, non sarà più la stessa. Anche se l’hanno proclamato in tanti, in troppi. Per ora almeno Messina si presenta esattamente come prima. Le "nuove" fazioni ripresentano ciascuna a suo modo (che è poi essenzialmente lo stesso modo) lo stesso spettacolo. Però qualcosa di nuovo c’è sempre, dappertutto. Anche nello spettacolo delle prime donne… anche se l’autorevolezza e il carisma sono cose diverse da uno foto su Fb. D’accordo, prima di tutto la trasparenza, subito dopo il merito, terza priorità le pari opportunità… condivido. Ma per il resto, che dire? Ogni tanto c’è un giochetto. Ogni tanto c’è un balletto di poltrone. Ogni tanto un nuovo slogan. Per il resto: la solita pioggerellina di personaggi che si trovano a passare da Messina per caso e ne approfittano delle nostre disgrazie per fare pubblicità al loro libro, alla loro causa, alla loro trasmissione che non guarda quasi nessuno. La solita pioggia battente di prediche, consigli, promesse e banalità che vengono giù da tutte le parti. Il caso Francantonio Genovese diventa così la scusa per rinegoziare vecchi accordi, rimescolare carte e posizioni. Che tristezza poi la solita alluvione di aggettivi – generalmente al grado superlativo – all’indirizzo dei nuovi paladini che hanno sconfitto il tiranno definiti sempre e comunque come meravigliosi, giganteschi, colossali, magnifici. Però mai una confessione su quel che non ha funzionato nel controllo delle regole. Se c’è stato un guasto bisogna individuarlo affinché non si ripeta più la disfunzione. Non mi pare che qualcuno se ne stia occupando infatti tutti a sparare su Genovese e gentile signora. Loro il male noi i puri! E giù a raffica: “io sono bravo, tu sei bravo, egli è bravo. Molto brava la stampa che ci ha detto: bravi (ma sarà poi vero?). Sì, abbiamo commesso qualche leggerezza nel passato, ma appena saremo al potere spiegheremo le ragioni e capirete…”. Il ciclone Genovese si può vivere in tanti modi.