Radio Zanca: Dai Francantonio Genovese non ti arrabbiare

 

di Roberto Gugliotta

Adesso sappiamo tutto o quasi della famiglia Genovese – Schirò. Non è che prima non lo sapessimo è che oggi è più salutare saperlo. Non passa giorno che la trama si arricchisce di nuovi particolari e questa indigestione di notizie fa sì che tutti possono aggiungere la loro dose di cattiveria alla storia. Quasi fosse una sorta di Cynar contro il logorio della vita moderna. Ciononostante non riesco ad arrendermi al fatto che l’epilogo finale sia già stato scritto. Dentro di me penso che deve pur esserci un giudice a Berlino nonostante tutto. Quanta ipocrisia… non ce la faccio più a sentire insulti, parolacce che volano contro Genovese però capisco che ci fa diventate tutti più buoni indignarci contro il malcostume della politica. Di più: smacchia ogni macchia di appartenenza al vecchio regime. Ci spinge verso la santità. Capisco di essere controcorrente e ammetto pure che ciò derivi da una certa forma di resistenza al Sistema dovuta alla maleducazione verso ogni autorità. Eppure dovrebbe essere facile salire sul carro dei vincitori ma per quanto mi sforzi è più forte di me stare con i più deboli. Messina per ripartire ha bisogno di tante cose che oggi ha smarrito: ci vorrebbe la speranza, la voglia di cambiare, la capacità di commuoversi e indignarsi sul serio e non a comando. Prima o poi le farse vengono smascherate. Ecco a me pare che anche questa rivolta contro Genovese sia una cattiva recita con la voce dell’anchorman di turno che sollecita: indignatevi in fretta, signori, la trasmissione deve andare avanti. Ci sono le votazioni per le Europee, c’è una nuova Giunta Crocetta da formare.