Aree ex ASI, ZIR e ZIS: da qui passa lo sviluppo della città di Messina!

In questo momento storico in cui la città è paralizzata in tutti i settori e in particolare in quello strategico dell’edilizia, è necessario trovare – secondo il consigliere comunale Libero Gioveni – delle soluzioni che passano dal totale recupero e dalla successiva trasformazione urbana o territoriale delle aree ex ASI (area di sviluppo industriale), ZIR (zona industriale regionale) e ZIS (zona industriale statale) di cui il nostro territorio dispone in abbondanza.

La Legge Regionale n. 8 del 12 gennaio 2012 all’art. 23 – ricorda Gioveni – aveva previsto il trasferimento di queste vaste aree al Comune di Messina, il quale aveva l’obbligo di adeguare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge con la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale (che avvenne il 20 gennaio 2012), le norme di attuazione dello strumento urbanistico ai fini della redazione dei piani attuativi.

Così – prosegue il consigliere – lo scorso Consiglio Comunale, attraverso la delibera n. 23/C del 27 marzo 2012, stabilì che tali piani avrebbero dovuto prevedere una pluralità di destinazioni e funzioni con particolare riferimento a quelle riguardanti le infrastrutture pubbliche e gli interventi di interesse pubblico, la riqualificazione naturalistica, paesistica, ambientale, urbanistica ed edilizia.

Come è facilmente intuibile, quindi, le finalità di questa delibera – evidenzia l’esponente Udc – sono importantissime per lo sviluppo, la ripresa dell’economia e quindi dell’occupazione in città.

QUAL E’, ALLORA, L’OSTACOLO?

Tutto ciò si può realizzare – chiarisce meglio Gioveni – solo modificando la legge regionale (come del resto sta già tentando di fare qualche deputato regionale che sembra abbia già presentato un emendamento), in quanto la norma attuale stabilisce che in queste aree si possono eseguire soltanto interventi di manutenzione ordinaria e NON straordinaria!!!

Se è stata "svista" o cosa non è dato sapersi – commenta il consigliere – ma quel che è certo è che un’occasione di sviluppo così ghiotta l’Amministrazione non può farsela scappare, in quanto Palazzo Zanca, grazie all’utilizzo di queste immense aree, potrebbe esprimere le più variegate soluzioni frutto delle proprie scelte politiche e urbanistiche e sbloccare così l’inceppatissimo settore dell’EDILIZIA, fondamentale "volano" per una vera e incisiva ripresa socio-economica della città!

Gioveni, pertanto, INVITA il Sindaco Accorinti ad imprimere una forte accelerazione all’ARS affinché si attui finalmente questa imprescindibile modifica legislativa che potrà certamente determinare in città la tanta agognata "svolta" per migliaia di cittadini e imprenditori che già da tempo, purtroppo, hanno perso la speranza!