Radio Zanca: Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur

di Bernardo Forteza

Quello che colpisce leggendo il rapporto sull’operato della nuova giunta cittadina guidata da Renato Accorinti è l’incalcolabile numero di successi già ottenuti nel breve periodo dal nuovo sindaco con la sua squadra di assessori.
Viabilità: ormai risanata, a leggere il rapporto, con autobus efficienti e puliti, officina efficiente e personale motivato. Ma noi vorremo ancora sapere, e nessuno lo dice, quanti impiegati ha e quanto ci costa adesso il servizio, che a noi non sembra per niente cambiato. A proposito, sapete a chi sono stati appaltati i lavori di rifacimento della linea tramviaria sulla cortina del porto, devastata dalle piogge? alla stessa impresa costruttrice, invece di denunciarla, per 3 milioni di euro e incasinando se possibile ancora di più il traffico.
Politiche giovanili: 50 giovani hanno avuto 10 Euro per presenziare a uno spettacolo teatrale. No vi assicuro, avete letto bene, questo uno dei traguardi più ambiziosi già raggiunti.
Energia: stiamo pagando a rate le bollette scadute con conseguenza di essere finiti in salvaguardia (cioè a tariffa penalizzata).
Per il resto una serie di ricognizioni, monitoraggi, presa d’atto come se tutto quello che era già noto all’intera cittadinanza sia una sorpresa per i nuovi inquilini di Palazzo Zanca che, come molti predecessori, occupano una parte del mandato ad analizzare, studiare, approfondire la conoscenza dei tanti mali della città. Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur, direbbe l’assessore alla cultura. E la cosa più incredibile è che l’elenco delle attività svolte nei primi 100 giorni raramente comprende iniziative di indirizzo, appunto di competenza della giunta e della politica in generale. Per lo più si tratta di una enumerazione di atti di competenza dei funzionari, che ovviamente non sono cambiati. Pregiarsi del merito di simili iniziative prettamente tecnico burocratiche è meramente speculativo. Cambia l’orchestra, ma la musica è sempre la stessa, quella di un assordante silenzio.